Mediaset: Berlusconi condannato, il video con le motivazioni della sentenza

Pubblicato il 26 Ottobre 2012 - 20:57 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Un preciso progetto di evasione che si è esplicato in un arco temporale molto ampio, in un vasto ambito territoriale e con modalità molto sofisticate”. E’ quanto si legge in un passaggio delle motivazioni contestuali del processo Mediaset lette in aula da Edoardo D’Avossa, presidente del collegio della prima sezione penale del Tribunale di Milano. Nel video, di Repubblica Tv, l’audio integrale della sentenza.

Berlusconi, per i giudici milanesi, era il “dominus indiscusso” di Mediaset, “non è sostenibile che questa abbia subito truffe per oltre un ventennio senza neanche accorgersene”. Per loro Berlusconi “rimase al vertice della gestione dei diritti” anche “dopo la discesa in campo”perché non c’era “altro soggetto” a gestire il sistema di frode. Il sistema dei diritti tv aveva un “duplice fine”: “Un’ imponente evasione fiscale” e la “fuoriuscita di denaro” a favore dell’ex premier.

D’Avossa ha parlato di un ”meccanismo fraudolento” che ”andava avanti dal 1995”, anno della quotazione in Borsa di Mediaset.

Nelle motivazioni della sentenza si fa riferimento alle ”operazioni fittizie” e alla ”fittizietà dei contratti” relativi agli acquisti dei diritti televisivi. I giudici, in sostanza, hanno accolto nelle motivazioni l’impostazione del pm di Milano, Fabio De Pasquale, il quale nell’imputazione riteneva Frank Agrama “socio occulto” di Berlusconi. ”C’era sovrapponibilità tra Lorenzano, Berlusconi e Agrama”, hanno chiarito i giudici, parlando anche di una ”lettera confessione di Agrama” che, secondo il collegio, è la migliore risposta ”alla linea difensiva”.

Il collegio nelle motivazioni descrive inoltre la ”catena” delle società del gruppo che si occupavano della compravendita dei diritti e spiegano che ”l’ultimo anello” era ”una società maltese”.