Meriam sarà lapidata in Sudan? Ecco cosa rischia: video choc

Frame dal video pubblicato da Redress

KARTHOUM – Una donna che supplica, in ginocchio, il suo aguzzino, che ha una frusta in mano. Lui, però, non si commuove, ma la frusta cento volte, come da sentenza, tra le risa della polizia. Accadeva in Sudan nel 2010. E’ successo molte altre volte. Ed è simile a quel che potrebbe accadere anche a Meriam Yahia Ibrahim, 27 anni e due bambini piccolissimi, condannata a morte in Sudan per aver sposato un cristiano.

Anche Meriam rischia la lapidazione. Per evitarlo c’è stata una mobilitazione internazionale. E c’è chi, come l’organizzazione non governativa Redress, ha fatto girare il filmato della donna lapidata nel 2010 per far capire quel che potrebbe succedere a Meriam.

A condannare la sentenza del Tribunale di Kartouhm sono stati Regno Unito, Stati Uniti e Paesi Bassi. Su Twitter, come per le studentesse nigeriane rapite dai terroristi di Boko Haram, è stato lanciato un hashtag: #SaveMeriam. Migliaia di persone hanno firmato petizioni online per chiedere la liberazione della giovane donna.

Sotto la pressione internazionale il governo sudanese ha promesso di liberarla, ma al momento resta solo una promessa. La settima prossima è previsto il processo di appello.

ATTENZIONE: QUESTO FILMATO NON E’ INDICATO AD UN PUBBLICO SENSIBILE