E’ morta l’attrice Regina Bianchi: fu l’indimenticabile Filumena Marturano

Pubblicato il 5 Aprile 2013 - 20:10| Aggiornato il 16 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Addio a Regina Bianchi, indimenticabile interprete del teatro napoletano. L’attrice è morta venerdì pomeriggio, nella sua abitazione a Roma. Regina D’Antigny, questo il suo vero nome, si è spenta nel sonno a 92 anni: era nata il primo gennaio del 1921. Ne dà  notizia la famiglia.

I funerali si svolgeranno lunedì mattina a Roma, nella parrocchia dei sacri Cuori di Gesù e Maria in Via Magliano Sabina, nei pressi di Piazza Vescovio.

Regina Bianchi lavorò con Edurardo e Peppino de Filippo. Memorabile resterà la sua interpretazione in Filumena Marturano, in sostituzione di Titina De Filippo

Figlia d’arte di genitori di origine francese, nacque a Lecce il primo gennaio 1921, fece la sua prima comparsa in scena nata da pochi giorni. Negli anni della giovinezza seguì poi tutto l’iter dai piccoli teatri alle grandi compagnie primarie, scritturata a soli sedici anni da Raffaele Viviani prima e poi da Peppino, Titina e Eduardo De Filippo. 

Quest’ultimo, negli anni ’70, la volle poi al suo fianco nei panni di Filumena Marturano, che resta una delle sue interpretazioni più celebri, insieme a quelle per Sabato, domenica e lunedì, Napoli milionaria! e Questi fantasmi. Legata in particolare al teatro napoletano, Regina Bianchi ha lavorato anche in grandi compagnie per spettacoli in lingua con registi che vanno da Ronconi a Zeffirelli.

Regina Bianchi si è distinta anche nel cinema per l’intensità delle sue interpretazioni: tra i film più noti, Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, Le quattro giornate di Napoli (1962) di Nanni Loy, per cui vinse il Nastro d’argento, Kaos (1984) di Paolo e Vittorio Taviani e Il giudice ragazzino (1994) di Alessandro Di Robilant.

Nella sua carriera anche serie tv come I grandi camaleonti di Edmo Fenoglio (1964) e Gesù di Nazareth (1977) di Zeffirelli. Nel 1996, per meriti artistici, è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica.