Mussolini siede sulle gambe della Carfagna: la “vajassa” e l’ex ministro fanno pace

Pubblicato il 29 Gennaio 2013 - 12:07| Aggiornato il 10 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Prende come bersaglio il presidente del Consiglio e gli ultimi provvedimenti del Governo come spunto per i temi di campagna elettorale. Alessandra Mussolini apre con irruenza la manifestazione di presentazione dei candidati Pdl in Campania e coglie l’occasione per fare pace con Mara Carfagna, l’ex ministro delle Pari opportunità che nel 2010 definì la nipote del Duce una “vajassa”.

“L’unico vero impresentabile in questa campagna elettorale è Mario Monti – dice la Mussolini – dobbiamo combatterlo tutti, perché pensa solo alle banche, solo alla finanza e ha impoverito il ceto medio”. Mussolini lancia poi il tema della casa, che “è sacra. Bisogna abolire l’Imu”. E non perde l’occasione per una battuta con il coordinatore regionale Francesco Nitto Palma che le assegna il titolo di “decano” dei candidati.

Durante la presentazione, la Mussolini è davvero di buon umore e si fa riprendere mentre siede sulle gambe di Nunzia De Girolamo, Luigi Cesaro e, appunto, su quelle della Carfagna.

L’accusa da parte della Carfagna alla Mussolini di essere una “vajassa”, accadde verso la fine 2010. Nel Pdl tirava una brutta aria a causa dello strappo di Fini e Bocchino: tra quelli che meditavano di andare con loro c’era anche Mara Carfagna, sempre più isolata nel suo partito. Alessandra Mussolini, quando la vide parlare fitto fitto con Bocchino, la criticò pesantemente. E la Carfagna, per reazione le diede della “vajassa”, aggettivo che in napoletano ha varie accezioni sgradevoli.