I neonazisti greci ordinano ai giornalisti di alzarsi in piedi: “Obbedite!”

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

ATENE (GRECIA) – E’ una festa, anche se più che una celebrazione gioiosa, sembra uno sfogo collettivo di rabbia irrefrenabile: il partito di estrema destra greco Chrysi Avgi (Alba dorata) ha celebrato così ad Atene ed altrove lo straordinario successo elettorale che lo trasferisce dai margini della politica ellenica al Parlamento, con quasi il 7 per cento dei voti e 21 deputati.

Look da ultrà da stadio, con teste rasate, magliette nere aderenti, torce e fumogeni accesi, slogan urlati: i militanti del movimento che molti considerano neonazista sono scesi in strada urlando contro i giornalisti, considerati ”bugiardi”, e coloro che considerano ”traditori della Patria”, che ora devono ”aver paura”.

Durante la prima conferenza stampa, particolarmente soddisfatto e sempre molto aggressivo è apparso il leader di questo movimento che ha raccolto la rabbia di molti greci di fronte alla crisi, all’immigrazione, alla politica irriformabile: Nikolaos Mihaloliakos. ”La Grecia è solo l’inizio – ha ringhiato rivolto ai giornalisti e alle telecamere che lo seguivano, affiancato da minacciosi militanti di Chrysi Avgi – Sapete bene che cosa voglio dire!”. Attorno a lui, i simpatizzanti urlavano le parole d’ordine del movimento, come ”la Grecia ai greci” e ”Via gli stranieri”. I tirapiedi del leader del partito, nel corso della conferenza stampa, hanno chiesto ai giornalisti di balzare in piedi e mostrare rispetto al loro capo: “Chiunque non intenda obbedire” – hanno affermato – “può andare via”.

Mihaloliakos ha ‘promesso’ che il suo primo atto in parlamento sarà ”buttare fuori tutti gli immigrati illegali”.

“Fuori dal mio paese, da casa mia! Come lo faremo? usate la vostra immaginazione”. Ha quindi tenuto una conferenza stampa notturna con alle spalle una bandiera rossa con al centro un ‘meandro’ (quello che in italiano si chiama ‘la greca’), che in questa versione ricorda molto da vicino una svastica. ”Voglio dirvi solo una cosa: veni, vidi, vici… mi avete diffamato, io ho vinto, ora tacete!’‘ ha tuonato, circondato da militanti con le braccia incrociate, immobili.

”Continueremo la nostra lotta per una Grecia libera – ha proseguito – libera dagli strozzini stranieri, indipendente, ed orgogliosa, libera dalla schiavitù dei prestiti. Combatteremo per una Grecia che non sia una giungla sociale a causa dei milioni di immigrati che hanno portato qui senza chiederci il permesso”. ”Questa vittoria – ha concluso – è dedicato a tutti i ragazzi coraggiosi con le magliette nere e la scritta Alba Dorata in bianco. Coloro che hanno tradito la Patria ora devono aver paura”.