Noemi Durini, folla ai funerali. La mamma ai giovani: “Non odiate” VIDEO-FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2017 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA

LECCE – “Non voglio odio, non odiate, perché l’odio porta solo violenza”. E’ l’appello che Imma Rizzo, la mamma di Noemi Durini, ha rivolto ai giovani parlando dall’altare a conclusione dei funerali della figlia, ammazzata dal fidanzatino reo confesso. “Vi chiedo – ha aggiunto mamma Imma – se avete problemi, venite a casa di Noemi e parlate, la porta sarà sempre aperta per ascoltarvi”. Sono seguiti applausi dalla folla gremita nella chiesa parrocchiale di Speccia, sono volati palloncini bianchi e le note della canzone “Vietato morire” di Ermal Meta hanno accompagnato l’uscita della bara bianca. Il feretro è stato portato a spalla da personale della protezione civile che nei giorni corsi ha partecipato alle ricerche della ragazza, quando ancora si sperava che fosse viva. All’uscita della chiesa, il corteo si è diretto verso la casa di Noemi per una breve sosta di raccoglimento. Poi si è mosso nuovamente verso il cimitero dove giovedì avverrà la tumulazione.

L’ultimo saluto a Noemi, trasportata a spalla tra due ali di folla e accompagnata da un lungo applauso commosso, si è concluso così. Il feretro, che oggi è stato vegliato nella camera ardente, era preceduto da una grande foto di Noemi e seguito dalla famiglia della giovane, mamma, padre e due sorelline. La chiesa era gremita e moltissima gente è rimasta fuori. Alla cerimonia, presieduta dal vescovo, Vito Angiuli, è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Cara Noemi, cercavi l’amore, hai trovato la morte ma Dio ti ridona la vita”, ha detto monsignor Vito Angiuli nella sua omelia. Il vescovo si è rivolto, tra l’altro ai genitori e famigliari della giovane esprimendo comprensione per il loro dolore e per la difficoltà, di “tenere a freno rancore e amarezza, nutrendo sentimenti di astio e risentimento nei riguardi di chi ha portato via troppo presto vostra figlia”. Non rifugiatevi nella solitudine del vostro mondo, ma lasciateci intravvedere l’immenso desiderio di bene che alberga dentro di voi. Affrontate con coraggio la vita, non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà”.

Operatori tv e fotografi sono rimasti fuori, e nel piazzale antistante la chiesa un altoparlante ha diffuso il rito funebre alle tante persone che non sono riuscite ad entrare. “L’uccisione di una donna si ripresenta, nel nostro tempo, con sempre maggiore frequenza – ha detto ancora il vescovo – Cambiano scenari, motivazioni, età e condizioni sociali, ma efferatezza, crudeltà e ferocia sono simili. Cosa sta accadendo alla nostra società? Perché, nonostante il tanto parlare, la donna non è ancora rispettata? Perché sempre più spesso i giovani si sentono soli e, non trovano chi ha tempo da dedicare a loro per ascoltarli e orientarli?”.

La bara bianca era arrivata a Specchia ieri sera attorno alle 21, accolta da numerosi presenti in un religioso silenzio, interrotto solo dal grido di dolore dei nonni della giovane davanti alla casa in via Madonna Del Passo, dove Noemi abitava con la madre e dove si è svolta la veglia funebre in forma privata per volere della famiglia. Straziante l’abbraccio tra le lacrime alla bara della madre Imma (video Repubblica Tv).