Open Arms, cinque migranti provano a raggiungere Lampedusa a nuoto VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 18 Agosto 2019 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
Open Arms, cinque migranti si gettano in acqua provano a raggiungere Lampedusa a nuoto VIDEO

Open Arms, cinque migranti provano a raggiungere Lampedusa a nuoto (foto da video)

ROMA – Cinque migranti, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave. A bordo scene di panico, con le donne in lacrime. Per il fondatore della Ong, Oscar Camps, la “situazione è insostenibile”.

“Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare. Le parole mancano. Siete dei vigliacchi”, afferma Open Arms dopo il tentativo di alcuni naufraghi di raggiungere la terraferma gettandosi in mare.

A bordo ci sono stati atti di concitazione, tra disperazione e rabbia, di alcuni naufraghi, con i volontari della Ong che a fatica hanno riportato un po’ di calma. La nave di si trova a 150 metri da Lampedusa, con i migranti che osservano l’isola dal ponte dello scafo.

La Spagna offre un porto alla Open Arms, che rifiuta.

Intanto il premier spagnolo Pedro Sanchez ha offerto il porto di Algeciras, in Andalusia, per lo sbarco dei migranti a bordo della ong, da giorni a largo di Lampedusa. Ma lanave ha rifiutato l’offerta, dicendo che il viaggio sarebbe troppo lungo. E spiazzando anche Salvini, che già stava esultando, dicendo che “chi la dura la vince”.

Open Arms respinge l’offerta del premier spagnolo a interim, Pedro Sanchez, di recarsi al porto di Algeciras, in Andalusia, per far sbarcare i 107 migranti a bordo. Un portavoce dell’Ong, scrive El Pais, ha affermato che “la situazione è critica” e che, “dopo 17 giorni in mare, i migranti devono sbarcare e non si possono mettere a rischio con un viaggio così lungo”.

In un tweet, anche il fondatore dell’Ong, Oscar Camps, critica la soluzione proposta: “Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 Paesi disposti a ospitare, vuoi che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?”. (Fonte Ansa).