Oscar Giannino lascia ma resta candidato premier: “Se eletto, seggio al partito”

Pubblicato il 21 Febbraio 2013 - 08:45| Aggiornato il 21 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Oscar Giannino si dimette da Fare per Fermare il declino…ma solo da presidente. Rimane candidato, e candidato premier, ma se verrà eletto, darà “il seggio al partito”.

Mercoledì 20 febbraio 2012, riunione fiume di 4 ore per la direzione di Fare. Oggetto: cosa succede a Giannino dopo il “caso master”? Il primo a parlare è lui, tramite Twitter: “Dimissioni irrevocabili”.

Al suo posto viene eletta Silvia Enrico, 36 anni, avvocato di Albenga. Il partito fa quadrato attorno a Giannino e specifica: “Resta candidato premier, auspichiamo che continui il suo impegno politico”.

La sera, intervistato da Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche, Oscar Giannino annuncia: “Se vengo eletto, lascio il mio seggio al partito”. Cioè a qualcun altro in lista dopo di lui.

Cos’è il caso master?

Tutto nasce quando Luigi Zingales, cofondatore di Fare, dice: “Giannino non ha mai conseguito il master”. Lui prima prova a difendersi: “C’è un refuso nel curriculum”. Poi viene fuori un audio dello stesso Giannino che aveva detto: “Ho preso il master a Chicago“.