Papa incontrò coppia gay giorno prima di Kim Davis FOTO VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Ottobre 2015 - 21:48 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Papa Francesco, durante il suo viaggio negli Stati Uniti, ha incontrato anche una coppia omosessuale. Il giorno prima di incontrare a Washington Kim Davis, la funzionaria del Kentucky finita in prigione per essersi rifiutata di concedere licenze di nozze gay, Bergoglio ha ricevuto la visita di un amico argentino di lunga data, insieme con il compagno di lui.

L’incontro è avvenuto il 23 settembre presso la Nunziatura, l’ambasciata vaticana a Washington. Yayo Grassi, gay dichiarato ed ex allievo di Bergoglio, ha portato con sé il suo compagno da 19 anni Iwan e un gruppo di amici. In un’intervista esclusiva con la Cnn, Grassi non è sceso nei particolari dell’incontro, precisando però che era stato organizzato personalmente dal Pontefice via mail nelle settimane precedenti alla visita negli Stati Uniti.    

“Tre settimane prima del viaggio, mi chiamò per telefono dicendo che sarebbe stato felice di abbracciarmi“, ha detto Grassi, spiegando inoltre che Papa Francesco era stato suo insegnante di letteratura e psicologia presso l’istituto Inmaculada Concepcion di Flores, in Argentina, dal 1964 al 1965.

Grassi ha quindi spiegato che il Pontefice ha sempre saputo della sua omosessualità ma “non ha mai giudicato. Non ha mai detto nulla di negativo”. “Naturalmente – ha aggiunto – è il pastore della Chiesa e deve seguire gli insegnamenti della Chiesa. Ma in quanto essere umano capisce tutti i tipi di situazioni ed è aperto a tutti i tipi di persone”. In diversi video pubblicati dalla coppia sui social network si vede l’abbraccio tra Yayo e il Pontefice e poi quello con Iwan.

La notizia giunge insieme con le affermazioni di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, che prova a mettere la parola fine alle polemiche sorte in seguito all’incontro del Papa con Kim Davis. “Non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione“, ha detto Padre Lombardi.

Di tutt’altro avviso il legale della donna, Mathew Staver, secondo il quale il colloquio è stato invece una “affermazione di sostegno” al diritto della Davis all’obiezione di coscienza per motivi di fede. D’altronde lo stesso Papa aveva parlato di “diritto umano” per i funzionari pubblici addetti alla registrazione dei matrimoni all’obiezione, parlando in generale nella conferenza stampa sul volo di ritorno dagli Usa.

Lombardi chiarisce dunque che “il Papa ha incontrato presso la Nunziatura di Washington diverse decine di persone” e “si è trattato di saluti molto brevi di cortesia a cui il Papa si è prestato con la sua caratteristica gentilezza e disponibilità”.