NUOVA ZELANDA – C’è un ammasso di rocce vulcaniche che galleggia al largo della Nuova Zelanda. Rocce di piccole dimensioni che occupano un’area pari a quella del Belgio: circa 12 mila km quadrati di pietra pomice emersa dagli abissi che galleggia a sud del Pacifico. In un filmato diffuso dall’areonautica militare neozelandese si vede una vastissima area dell’oceano invasa da palline di pietra pomice, come se il mare si fosse improvvisamente increspato a formare un’isola.
La compagnia geoscientifica di ricerca GNS Science ha confermato che le pietre arrivano dal vulcano sommerso Monowai, a nord della Nuova Zelanda.
La pietra pomice, infatti, è costituita da lava e acqua. Essendo molto leggera, emerge facilmente a falla e non dovrebbe costituire pericolo per le navi.
Il tenente di vascello Tim Oscar al comando di una nave che navigava vicino al fenomeno ha affermato: “Non c’è alcun pericolo per noi ma ammetto che non ho mai visto nulla di simile in vita mia”
La pietra pomice è utilizzata in vari modi: come ingrediente per il calcestruzzo, lucidante e detergente per i pavimenti, per lavare i jeans con la pietra e come esfoliante per la pelle.