GENOVA – La Guardia di Finanza ha diffuso un nuovo video sul crollo del Ponte Morandi a Genova.
Il filmato unisce le riprese delle telecamere di sorveglianza dell’Ansaldo e della ditta Piccardo. Nella prima parte si vede il viadotto ripreso da lontano che a un all’improvviso viene avvolto da una enorme nube.
Nella seconda parte del video è inquadrata la strada in basso lato Ovest in direzione sud e si vedono le auto che passano. Dopo qualche frame un blackout e poi si vede l’asfalto del ponte crollato.
Intanto, a cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto Genova, la città non ha ancora il nome del commissario per la ricostruzione. In pole c’è ancora il sindaco di Genova Marco Bucci anche se il primo cittadino non ha nascosto i propri dubbi sul documento del governo. Tramonta, invece, la candidatura dell’imprenditore Claudio Gemme, voluto dalla Lega. Sul suo nome il premier Giuseppe Conte avrebbe manifestato più di una perplessità per un possibile conflitto di interessi. Gemme è stato dirigente del gruppo Fincantieri e la sua casa di famiglia è stata coinvolta nella tragedia del Ponte.
Di contro, il M5S avrebbe avanzato il nome del fisico Roberto Cingolani, sul quale però, al momento, ci sarebbe lo stop della Lega. E allora, l’accordo politico potrebbe vertere su Bucci con il Movimento che potrebbe essere convinto da un elemento: con Bucci commissario le stilettate contro il governo del governatore ligure Giovanni Toti potrebbero affievolirsi. E proprio il presidente della Regione, che oggi ha sentito il premier Giuseppe Conte, ha chiesto che “si facciano bene e con serietà le verifiche prima di procedere con una nomina di cui dobbiamo essere tutti convinti”.
Bucci, che oggi ha fatto con Toti un sopralluogo nella zona rossa in vista della riapertura della linea ferroviaria prevista per domani mattina, non lascia trapelare nulla. Anzi oppone un ‘no comment’ a chi gli chiede se è stato contattato da Roma. E si limita a dire: “Il commissario? Non vedo l’ora di conoscerlo.
Ho tante cose da dirgli”. E tante cose da chiedere hanno anche gli abitanti della Valpocevera che per lunedì prossimo 8 ottobre hanno organizzato la prima manifestazione di piazza dopo il 14 agosto. Chiedono “la riapertura delle strade di sponda”, vogliono “difendere i posti di lavoro” e “tutelare il diritto alla salute”. Vi parteciperanno anche gli abitanti e i commercianti del quartiere Certosa confinante con la zona rossa, preoccupati per un rione che si “sta spengendo”.
E gli sfollati a cui Autostrade ha congelato la seconda tranche di indennizzi dopo l’esclusione della società dalla ricostruzione del viadotto. Ma Aspi ribadisce la massima attenzione e disponibilità verso i cittadini danneggiati dal crollo del ponte.
Intanto a palazzo di giustizia prosegue il lavoro dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno che oggi hanno sentito, come persone informate dei fatti, Lucio Ferretti Torricelli, responsabile dell’Unità strutture di Spea, e Roberto Acerbis, responsabile Monitoraggio opere e analisi dati sempre di Spea sul progetto di retrofitting (i lavori di rinforzo delle pile 9 e 10) e sulle modalità con cui è stato elaborato il documento e chi avesse partecipato alla realizzazione. Mentre la guardia di finanza di Genova ha diffuso un nuovo impressionante video del crollo del ponte Morandi, nell’hangar dove sono custoditi i reperti sono proseguiti i rilievi dei periti delle parti, nell’ambito dell’incidente probatorio che si concluderà tra due mesi.