Ponte Morandi, come è crollato? Simulazione in 3D mostra 5 ipotesi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2018 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Ponte Morandi, come è crollato? Simulazione in 3D mostra 5 ipotesi

Ponte Morandi, come è crollato? Simulazione in 3D mostra 5 ipotesi

GENOVA – Una simulazione in 3D elaborata in computergrafica da uno studio tedesco specializzato in elaborazioni di modelli tridimensionali, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] ipotizza cinque differenti scenari che potrebbero aver portato al collasso del ponte Morandi lo scorso 14 agosto.

Il lavoro dello studio grafico è stato eseguito con diversi software di simulazione strutturale elaborati dal corso di laurea in Scienze applicate dell’università della Finlandia. “Il modello – spiegano – è stato realizzato a partire dai disegni originali della struttura. Le informazioni di rinforzo sono state stimate in parte ricavando informazioni dalle foto del ponte distrutto e immagini satellitari dell’area. Al fine di restringere il probabile scenario di collasso, questo video include risultati di simulazione per diversi punti iniziali di rottura. Le caratteristiche dei cumuli di detriti rispetto alla realtà spesso possono fornire un’indicazione su ciò che è probabilmente accaduto”.

Chi era a conoscenza del fatto che il Ponte Morandi di Genova era a rischio crollo? Sabato la Guardia di Finanza ha consegnato alla Procura di Genova una lista di 13 nomi. Ecco l’elenco presentato dagli uomini della Guardia di Finanza ai magistrati. Sono tre i nomi del ministero nella lista: il direttore generale della Vigilanza Vincenzo Cinelli, il capo della Divisione tecnico-operativa della rete autostradale Bruno Santoro, il responsabile della Divisione analisi e investimenti Giovanni Proietti. Per quanto riguarda invece Autostrade: il presidente del cda Fabio Cerchiai, l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore centrale Operation Paolo Berti, il direttore del Primo Tronco di Genova Stefano Marigliani e il direttore delle Manutenzioni e degli Interventi Michele Donferri. Poi i nomi di Spea, di chi ha lavorato al monitoraggio del ponte: l’amministratore delegato Antonino Galatà, il responsabile del progetto di retrofitting Massimiliano Giacobbi, il capo del piano sicurezza Massimo Bazzanelli. La lista viene completata, infine, dal provveditore alle Opere pubbliche Roberto Ferrazza e dal capo dell’Ufficio ispettivo territoriale del Mit che ha sede a Genova Carmine Testa.