Le Pussy Riot della Lega: restaurazione, rottamazione Maroni e Beppe Grillo

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2013 - 20:21| Aggiornato il 14 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Le Pussy Riot della Lega: restaurazione, rottamazione e Beppe Grillo

Le Pussy Riot della Lega alla presentazione dei Comitati Confederati

MILANO – Le chiamano le rottamatrici della Lega, le Pussy Riot del Carroccio, quelle che vogliono sconvolgere lo status quo del partito fondato da Umberto Bossi. Sono cinque donne, tutte leghiste, provenienti da cinque regioni del Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. E stanno tentando di dare uno scossone a quella che definiscono “La Lega romanizzata dalle poltrone“.

A Milano hanno presentato i loro Comitati Confederati della Lega Nord. Obiettivo: tornare alla Lega delle origini. E dunque il primo da rottamare è il segretario uscente, Roberto Maroni. Non possono candidarsi alle primarie del partito ma sosterranno il candidato che si dimostrerà disposto a far proprio il loro progetto politico.

Parlano di indipendenza, di secessione e di spirito degli albori. Strizzano un po’ l’occhio al Movimento di Beppe Grillo e presentano un decalogo che sa tanto di Cinque Stelle: divieto dei doppi mandati, responsabilità degli amministratori locali, rappresentatività del territorio, niente poltrone per il segretario ecc. Ma, ci tengono a precisare, “semmai è Beppe Grillo ad aver copiato le nostre istanze. La Lega queste cose le dice da sempre.  Il partito si può ancora salvare, leggete il nostro decalogo, fatelo vostro e torniamo ai vecchi fasti”.

(Video credits: Il Fatto Quotidiano)