Roma-Cesena 5-1: il video con tutti i gol

Pubblicato il 22 Gennaio 2012 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Totti (LaPresse)

ROMA – ”Sono contento quando vedo giocare la Roma perche’ amplia gli orizzonti delle nostre conoscenze”: Parola di Arrigo Sacchi secondo cui la squadra giallorossa ”gioca un calcio diverso, basato sul dominio del pallone, molto offensivo e il tutto utilizzando tanti giovani: insomma va a riempire delle lacune che noi in italia abbiamo”.

”D’altra parte – aggiunge l’ex allenatore del Milan e della Nazionale nel corso del programma ‘Serie A Live’ in onda su Premium Calcio – quando giochi un calcio offensivo i giovani vengono fuori quasi naturalmente”.

Nel giorno in cui Totti supera il record di Nordahl di gol segnati in serie A con la stessa maglia, ed arriva a 211 sempre in giallorosso, la Roma infila la quarta vittoria consecutiva in campionato (il match di Catania essendo stato sospeso non conta) e con un 5-1 fa sognare il pubblico dell’Olimpico con una prestazione in stile Barcellona. Onesta’ vuole pero’ che si dica che dopo appena otto minuti la partita era gia’ sul 3-0, con il Cesena letteralmente annichilito prima da Totti, a segno dopo appena 31 secondi, e poi dalla due reti realizzate dai romanisti nel giro di soli 50”, prima a 7’05” dall’inizio con la seconda prodezza personale di Totti (bel tiro al volo su assist ‘a cucchiaio’ di Lamela) e poi a 7’55” con Borini, ex del Parma per il quale quello con i cesenati era una specie di derby personale.

A quel punto la Roma ha potuto giocare sul velluto, non facendo quasi mai vedere il pallone ad un Cesena gia’ rassegnato e che ha cercato solo di limitare i danni cercando di non incassare una goleada storica. Il suo unico tiro in porta nei primi 45′, con un imbarazzante (per i romagnoli) 80% di possesso palla della Roma, e’ stato di Ceccarelli al 28′, parato senza alcun problema da Stekelenburg.

La squadra di Arrigoni e’ stata penalizzata anche dalla giornata nera di Mutu, non a caso sostituito dopo la prima meta’ di gioco, di un Comotto che ha regalato il terzo gol alla Roma facendosi soffiare la palla da Greco e poi autore di altri svarioni, e di un Antonioli letteralmente disastroso, incapace di trattenere un solo pallone, davanti alla squadra con cui conquisto’ lo scudetto del 2001.

Cosi’ contro di lui ha fatto festa Totti, che in quel campionato vinto lo difese dall’ira della curva ed oggi lo ha infilato per due volte. Per il capitano romanista sono stati anche i primi gol della carriera al Cesena.    Ma la prestazione del n. 10 e’ stata maiuscola non solo per le reti segnate ma anche per la qualita’ del suo gioco, per le azioni che ha avviato, per i cambi di gioco, un po’ bomber e un po’ sorta di Xavi della Roma. Davvero per lui il tempo sembra non passare e se continuera’ cosi’ viene da chiedersi se Prandelli non debba davvero provare a convincerlo a tornare in azzurro per gli Europei.

Accanto a Totti e’ andato molto bene, finche’ ha giocato, quel Lamela poi fatto uscire perche’ martedi’ prossimo la Roma ha la sfida di Coppa Italia contro la Juve. L’intesa fra l’icona del popolo romanista ed il giovane argentino cresce a vista d’occhio ed oggi se ne sono visti gli effetti: prima c’e’ stato l’assist di tacco del piu’ giovane al piu’ anziano per il bel destro dell’1-0, poi il tocco sempre del n.8 a Totti che ha raddoppiato ancora di destro tirando al volo. Momenti di spettacolo, girandola di emozioni conclusi subito dopo dalla rete di Borini, pronto a mettere in rete il passaggio dalla sinistra di Greco.

Il Cesena e’ stato a guardare, altro non poteva fare e nella ripresa ha infoltito il centrocampo con Candreva al posto di Mutu. Unico suo lampo il contropiede fulmineo al 58′ con cui Eder si e’ lanciato su lancio di Colucci, per poi scavalcare Stekelenburg e depositare in rete. Il brasiliano ex idolo di Frosinone stava per ripetersi al 75′ con un’azione identica, ma stavolta Stekelenburg lo ha fermato compiendo un intervento decisivo. Cosi’ e’ stata ancora solo Roma, prima con la rete di Juan, un tap-in vincente dopo che Antonioli non aveva trattenuto la palla su colpo di testa di Borini, e poi con quella dell’ottimo Pjanic, che ha ripreso una sua conclusione respinta da Antonioli, ha tirato ancora e fatto secco il portiere.

A voler cercare il pelo nell’uovo l’unica nota stonata in questa Roma e’ stata la prestazione del subentrato Bojan, inconcludente e pericoloso solo nel finale, con un’azione su cui Antonioli per una volta e’ stato efficace. Troppo poco per poter fermare Super Totti e la Roma che finalmente sta assimilando il ‘verbo’ di Luis Enrique.