Roma, già guasti i nuovi bus Atac prodotti in Turchia VIDEO
Pubblicato il 19 Agosto 2019 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – I nuovi autobus entrati in servizio a Roma nei primi giorni di agosto dopo pochi giorni erano già guasti. A finire subito dal meccanico sono stati i primi 20 degli 80 arrivati a Roma ad inizio mese, su una commessa che in totale prevede 227 nuovi autobus. I nuovi mezzi, nelle intensioni della giunta guidata da Virginia Raggi, ringiovaniranno l’anziana flotta dell’Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma, andando a rimpinguare maggiormente le linee periferiche.
Tutti i mezzi acquistati sono prodotti in Turchia e coperti da garanzia di cinque anni, spiega Il Messaggero. La manutenzione, secondo il contratto stilupato, può essere effettuata da ditte esterne selezionate dal fornitore oppure svolta nelle rimesse dell’Atac per velocizzare i tempi. L’azienda capitolina, per quanto riguarda i guasti accaduti alle ai primi 20 bus messi su strada, ha deciso di ripararli autonomamente senza attivare il contratto di garanzia che avrebbe inevitabilmente allungato il periodo di indisponibilità dell’autobus guasto.
Nei primi giorni, i guasti apparsi sul cruscotto dei bus segnavano “avaria motore” o “avaria centralina carrozzeria”. Nel primo caso è bastato resettare il sistema, nel secondo caso invece riparare una porta difettosa o una plafoniera staccata.
Purtroppo però non è finita qui. Se all’inizio si pensava infatti che si trattasse di normali problemi fisiologici che si potrebbero anche verificare quando acquistiamo un’auto nuova di fabbrica, in poco più di due settimane di servizio si sono contati oltre 50 interventi per aggiustare diversi difetti presenti nella flotta appena acquistata. Si è quindi dovuto far intervenire il pool di tecnici esterni, stipendiati dalla fabbrica turca che ha prodotto i mezzi.
Si è trattato di problemi abbastanza importanti, scrive sempre Il Messaggero. Atac non fa polemiche ed ha aperto le porte delle proprie rimesse per far aggiustare la fornitura “in garanzia”. Si è trattato di problemi a sensori sballati, specchietti e braccioli montati male, fili scollegati, porte con i bulloni che si staccano, un climatizzatore che perdeva gas, un pistone dei sedili da cambiare spiega ancora il quotidiano romano.
Il titolare della ditta di manutenzione, in ogni caso, rassicura: “I componenti ci sembrano buoni: il motore è di un’ottima marca, Iveco, e il cambio è Ztf, che è uno dei maggiori fornitori al mondo. Poi ovviamente tocca vedere l’assemblaggio, come è stato fatto in Turchia; in generale per valutare la qualità di una fornitura occorre tempo”.
I bus sono stati prodotti dalla Industria Italiana Autobus, la ex Menarinibredabus che vede tra i suoi partner Leonardo ed anche la turca Karsan. I bus acquistati da Roma Capitale sono quelli prodotti in Turchia: proprio la provenienza della fornitura ha scatenato alcune polemiche sulla qualità. Una cosa analoga, in realtà è accaduta anche a Napoli sempre con i bus della Menarini. In questo caso però, i bus guasti erano stati prodotti a Bologna e non in Turchia: che siano proprio le procedure generali di produzione dell’azienda da rivedere, indipendentemente dal luogo di produzione?
Il problema, notano alcuni autisti atac intervistati dal Tg2, è il costo del bus decisamente più basso rispetto ad esempio a quelli Mercedes che il Comune di Roma acquistò nei primi anni Duemila. A detta degli autisti, quelli erano autobus di ottima qualità. E infatti ancora oggi, malgrado abbiano molti anni, circolano ancora per Roma dando meno problemi rispetto a bus ormai anziani prodotti però da altre marche.
Come dice il proverbio? “Poco pagare, poco avere…”.
Fonte: Il Messaggero