Il voto non ferma il processo a Berlusconi, ma Ruby non sarà testimone…

Pubblicato il 14 Gennaio 2013 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Ruby in aula a Milano, Berlusconi chiede sospensione processo (Foto Ansa)

MILANO – Il processo Ruby andrà avanti: i giudici hanno respinto la richiesta di Berlusconi di sospenderlo per “motivi elettorali”. In compenso Ruby, che oggi si è presentata al tribunale di Milano (le ultime volte non era apparsa) non parlerà in Aula del bunga bunga. Per un accordo tra difesa e accusa il tribunale ha acquisito i verbali delle dichiarazioni rese dalla giovane marocchina agli inquirenti.

Nella mattina di lunedì 14 gennaio Ruby si è presentata in Tribunale a Milano, ma durante l’udienza i legali di Berlusconi hanno chiesto la sospensione del processo per “legittimo impedimento”, chiesta dalla difesa dell’ex premier. I giudici, dopo oltre 4 ore in Camera di Consiglio, hanno ascoltato le ragioni del pm Ilda Boccassini: “Berlusconi non è né candidato premier, né segretario di partito”. Il processo va avanti, ma la testimonianza di Ruby non ci sarà. La ragazza, dopo aver scoperto di non dover parlare, ha lasciato il Tribunale.

LA SOSPENSIONE – L’avvocato Niccolò Ghedini aveva chiesto la sospensione del processo per la campagna elettorale, aperta proprio dal 14 gennaio. Ghedini ha formalizzato l’istanza spiegando che il 13 gennaio sono stati depositati tutti i simboli e che per i capi della coalizione da oggi è aperta la campagna elettorale. Pertanto il legittimo impedimento per il leader del Pdl non è solo per il 14 gennaio, ma è generale e copre tutta la campagna elettorale.

La difesa, nel chiedere la sospensione, aveva anche rinunciato alla testimonianza della giovane marocchina, chiedendo che come testimonianza fossero accettati i verbali delle dichiarazione che Ruby aveva fatto agli inquirenti durante le indagini.

PM: “NON E’ CANDIDATO PREMIER” – “Silvio Berlusconi non è il segretario politico nazionale del partito, perché è Alfano, e non è nemmeno il candidato premier”, tuona la Boccassini. Per questo motivo il pm ha chiesto ai giudici del caso Ruby il rigetto delle istanze della difesa sul legittimo impedimento per oggi e di carattere generale per la campagna elettorale.

La Boccassini ha aggiunto: “La riunione di oggi tra l’altro si svolge nella sede privata di Berlusconi, a palazzo Grazioli. Io chiedo che questo processo vada avanti, perché un processo non può essere sospeso per una campagna elettorale. Questa richiesta non è una questione di diritto che si deve affrontare in un tribunale”.

GIUDICI DICONO NO – I giudici del tribunale di Milano hanno detto il loro no alla sospensione del processo chiesta da Berlusconi. Dopo oltre 4 ore spese in  Camera di Consiglio per decidere sulla doppia istanza di sospensione per legittimo impedimento di Berlusconi nel processo sul caso Ruby, in cui l’ex premier è imputato, i giudici hanno respinto le istanze. Inutile per la difesa dell’ex premier ricordare ai giudici che, in un’analoga situazione, in passato vennero fermati i processi Ariosto e Mills.