San Paolo vince ma il Tigre denuncia: “Minacciati anche con le pistole”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2012 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

SAN PAOLO – Finisce nel modo peggiore la finale della Coppa Sudamericana tra San Paolo e Tigre. La formazione argentina, ospite al Morumbi stadio per la sfida di ritorno, in Brasile, non torna in campo nel secondo tempo sul punteggio di 2-0 per il San Paolo, perché denuncia una presunta aggressione violenta subita negli spogliatoi da parte degli addetti alla sicurezza.

Il clima era già incandescente durante il match, l’arbitro aveva faticato non poco a mantenere la calma e a sedare le risse tra i giocatori. Nel finale sono dovuti intervenire gli addetti alla sicurezza per fermare una rissa che stava coinvolgendo tutti i giocatori in campo.

Nel tunnel poi la situazione sarebbe degenerata. La denuncia del Tigre è pesante. Il tecnico del club Nestor Gorosito, ha parlato di minacce anche con pistole e manganelli. Dopo mezz’ora l’arbitro, il cileno Enrique Osses, è stato costretto a interrompere il match. La Coppa è stata assegnata al San Paolo che ha festeggiato davanti ai suoi tifosi, ma sicuramente non è stata una serata da incorniciare per l’immagine del club e del Brasile, anche in vista dei prossimi mondiali.

I brasiliani si sono difesi: “Sono venuti qui per scatenare una battaglia, non per giocare – ha detto il portiere del San Paolo, Rogerio Ceni – ma noi non ci siamo lasciati spaventare. Non so cosa sia successo nell’intervallo”. Le immagini televisive e le foto con tracce di sangue sui muri dello spogliatoio però, lasciano intendere che qualcosa di grave è successo. Gli argentini hanno abbandonato gli spogliatoi tre ore dopo e sono andati alla polizia per formalizzare le accuse.