Servizio Pubblico, spot su La7: polemica per la “schioppettata” ai politici

Pubblicato il 16 Ottobre 2012 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ già polemica per il ritorno di Michele Santoro, il 25 ottobre su La7, con “Servizio pubblico”. A scatenare polemiche è lo spot del programma, andato in onda per qualche giorno in una versione contestata ovvero quella con la “schioppettata”. A un cittadino viene chiesto: “Loro rubano, e tu che fai?”. Lui risponde in tipico accento romano: “Devono stare attenti perchè prima o poi una schioppettata qualcuno gliela dà”. Dopo le agitazioni che si sono mosse su social network e nel mondo politico, lo spot è stato rimosso, sostituito da una versione light.

Santoro ha poi tenuto a precisare: “Non siamo noi a dire certe cose, noi ci siamo limitati a registrare. Comunque sia, quello spot è già superato. È stato sostituito da uno nuovo”. Il ritorno di Santoro il giovedì sera sta creando un’attesa legata soprattutto agli ascolti contro il “rivale” di rete Corrado Formigli. E questa polemica ancora una volta gioca a suo favore…

Lo spot si apre con Giulia Innocenzi che gira per le strade di Roma issando il cartello “Loro rubano, e tu che fai?”. La prima reazione è di un macellaio: “Noi lavoriamo”. Un altro passante esce dalla metropolitana: “E io mi inc….”. Una signora: “E noi li buttiamo fuori a calci”. Un altro cittadino: “Io? Io l’ammazzerei”.

Poi Giulia Innocenzi incontra un gruppo di sacerdoti. La domanda è sempre la stessa: “Loro rubano e tu che fai”? I religiosi passano senza dire una parola. E poi, la parte sotto accusa. Un ragazzo, seduto in trattoria, avverte: “Fidati che prima o poi invece di incendiarsi, di darsi fuoco, di salire sul cupolone di San Pietro per protestare, prima o poi qualcuno ‘na schioppettata gliela dà”. Proprio questa espressione, la schioppettata, non è piaciuta a molti che hanno scritto “con tutte le riserve sui politici, questo è un messaggio molto pericoloso”. C’è chi ha aggiunto “brigatista”.

Il video dello spot “versione light”: