Siria. Bashar al Assad, nessuna apertura: “Continueremo a combattere”

Pubblicato il 6 Gennaio 2013 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Bashar al Assad (LaPresse)

ROMA –  Bashar al Assad delude chi si aspettava un’apertura: il presidente siriano è riapparso in pubblico dopo due mesi nella casa della Cultura a Damasco, davanti a una folla entusiasta di sostenitori, annunciando in un discorso alla nazione trasmesso in tv che il regime continuerà a combattere contro i ‘terroristi’ e tuonando che non negozierà con ”chi usa la violenza e con quelli che sono dietro questi fantocci” creati dall’Occidente, riferendosi alla ribellione ”guidata da al Qaida”.

”Questa è una guerra per difendere la Nazione, che è di tutti”, ha sottolineato Assad, ribadendo che il regime ”vincerà”. ”Non possiamo aspettare che altri trovino una soluzione per la Siria”, dove ”la sicurezza è scomparsa dalle strade e ovunque si respira tristezza”, ha detto Assad mentre alle sue spalle campeggiava la gigantografia della bandiera siriana composta da centinaia di volti.

Il presidente ha fatto appello a una mobilitazione nazionale per combattere contro gli estremisti, ”foraggiati dall’estero”, e ringraziato Russia, Cina e Iran per il sostegno al governo. ”Questo è un conflitto di chi vuole vendicarsi contro il popolo e frammentare la Siria. Questi sono nemici del popolo e nemici di Dio. E i nemici di Dio finiranno all’inferno”, ha aggiunto scatenando l’ovazione dei presenti, che hanno intonato slogan in suo favore, come ”Dio, Siria, Bashar e basta!”.

Il presidente ha poi aperto al dialogo con ”partiti, individui che non vendono il loro Paese agli stranieri” e annunciato il suo ”piano di pace” che nei prossimi giorni il governo dettaglierà. La strada per uscire dalla crisi, secondo Assad, passa per la creazione di una Conferenza nazionale ”per redigere una nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum, al quale seguiranno elezioni politiche”. ”Solo il dialogo nazionale portera’ la Siria fuori da una crisi senza precedenti”, ha sottolineato.