YOUTUBE Said Mechaquat arriva sul luogo del delitto e subito dopo scappa

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 3 Aprile 2019 - 16:46| Aggiornato il 5 Aprile 2019 OLTRE 6 MESI FA
Said Mechaquat arriva sul luogo del delitto

Said Mechaquat arriva sul luogo del delitto e subito dopo scappa

TORINO – Il reo confesso dell’assassinio di Stefano Leo, Said Mechaquat, passeggia in Piazza Vittorio a Torino. Poi si sposta verso l’incrocio tra via Napione e Corso San Maurizio camminando lungo il Po dove incontrerà Stefano.

Il video diffuso oggi, mercoledì 3 aprile, è stato girato il 23 febbraio scorso. Sono le 9,30 di mattina: Said si avvia verso i Murazzi con una busta di plastica in mano. Il video dei Carabinieri prosegue ed ha un salto temporale che mostra cosa accade dopo l’omicidio di Stefano Leo: sono le 11,04 e Mechaquat sta fuggendo via, ancora con la busta in mano, lungo il Po per poi scomparire nel nulla fino a lunedì 1 aprile, giorno in cui si è costituito alle autorità.

Said Machaouat, 27 anni, si è costituito dicendo di aver deciso di uccidere Leo, 34 anni, per questa ragione: “Ho scelto di uccidere questo giovane perché aveva un’aria felice e non sopportavo la sua felicità”. Leo quidi sarebbe stato sgozzato senza un motivo, senza che l’assassino lo conoscesse o avesse motivi di astio nei suoi confronti.  Il reo confesso fra l’altro non conosceva la vittima e secondo quanto accertato era depresso per la separazione dalla ex moglie. 

Ad oggi, secondo quanto detto dal comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, la confessione di Said Mechaquat sarebbe “attendibile”. Il 27enne intanto, la mattina di oggi (mercoledì 3 aprile) è stato sottoposto all’udienza di convalida dell’arresto. “Nelle cinque settimane successive al delitto – ha detto Rizzo – è stato svolto un lavoro investigativo minuzioso, che ha consentito di raccogliere numerose fonti di prova senza mai trascurare alcuna ipotesi. Le fonti di prova raccolte – prosegue il comandante dei Carabinieri – ci hanno consentito di riscontrare l’attendibilità della confessione”.

Le indagini, precisa il colonnello Rizzo, sono “tuttora in corso per documentare ulteriormente la dinamica dell’omicidio e il movente”.

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev, Ansa