Tugce Albayrak uccisa per salvare due ragazze dai bulli: video dell’aggressione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2014 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Tugce Albayrak, la ragazza di 23 anni ferita il 15 novembre per salvare due ragazze dai bulli in un fast food, è morta il 28 novembre. Una grave emorragia cerebrale scatenata dal colpo alla testa ricevuto l’aveva mandata in coma e al padre non è rimasto altro da fare che staccare la spina che la teneva in vita. Ora in un video, pubblicato da Bild e su YouTube, si vede l’aggressione alla ragazza e il giovane picchiarla e farla cadere in terra.

Il video è stato girato dalle telecamere di videosorveglianza del parcheggio del McDonald’s dove Tugce è stata aggredita. Nel filmato si vede Sanel M, il ragazzo di 18 anni di origine serba in camicia rosa, litigare con la ragazza. Prima gli spintoni, poi il pugno alla testa. E la giovane cade in terra, sbattendo sul marciapiede.

Un’aggressione che le ha provocato una grave emorragia cerebrale: nonostante l’operazione d’urgenza per la ragazza non c’è stato nulla da fare. Il 1° dicembre sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Tugce per determinarne le cause della morte.

E intanto il padre di Tugce chiede alle ragazze difese dalla figlia di testimoniare contro l’aggressore, scrive Tonia Mastrobuoni su La Stampa:

“Ieri sera, nel giorno del ventitreesimo compleanno della figlia, ha incaricato i medici di spegnere la macchine che la tenevano in vita e di donare i suoi organi per salvarne altre. Alla finestra della sua stanza, al secondo piano, i parenti hanno appeso alle sei di sera una maglietta bianca con il suo volto. E le luci sono rimaste accese fino a notte fonda, interrotte solo dal viavai di ombre. Inimmaginabile lo strazio dietro quei vetri.

Tugce Albayrak è morta ieri sera per un gesto generoso sfociato in tragedia. Per «Zivilcourage» come lo chiamano i tedeschi, «coraggio civile». E la Germania intera piange ora l’«angelo del McDonald’s». Una petizione lanciata per darle la medaglia al merito, il Bundesverdienstkreuz, ha raccolto 65mila firme in poche ore”.

Ma i dettagli su quanto accaduto non sono ancora chiari e mancano testimonianze chiave sul caso:

“Un venerdì sera di due settimane fa, dopo aver festeggiato il compleanno di un’amica in discoteca, alle prime ore del mattino Tugce decide con alcuni amici di fare un’ultima tappa in un fast food. Dopo un po’ che sono lì, sentono provenire dal bagno urla e pianti. Nessuno interviene. Assieme a un’amica, Tugce decide di avvicinarsi e capisce che due bambine attorno ai 13 anni sono pesantemente molestate da alcuni ragazzi più grandi. Le ragazze intervengono, litigano, riescono a metterli in fuga. Il capo del gruppetto, Sanel, un diciottenne di origine serba, è noto alla polizia per altri episodi di teppismo e violenza. Esce dal locale. La cosa sembra finita lì. Ma è un’illusione”.

Sembra finita lì, ma Sanel e altri ragazzi aspettano Tugce nel parcheggio, dove il video mostra cosa accaduto. Ma tante domande restano:

“Tra l’altro, sul comportamento dei dipendenti del fast food, le polemiche sono enormi da giorni. La scena della litigata nel bagno del McDonald’s sembra si sia protratta per una buona mezz’ora senza che nessuno del personale si sia sentito in dovere di intervenire o di chiamare la polizia. E quando un amico di Tugce ha chiesto un bicchiere d’acqua per la ragazza – lei giaceva ormai sanguinante a terra – una dipendente si è rifiutata di dargliela gratis.

Sanel, nel frattempo, è in carcere, ma si rifiuta di fare dichiarazioni. E per avere un quadro completo dell’episodio, mancano ancora all’appello due testimonianze cruciali: quelle delle due ragazzine bionde salvate da Tugce. Da due settimane si sono volatilizzate nel nulla, sparite. E il padre della vittima ha fatto ieri un appello perché si rivolgano alla polizia e raccontino tutto: «Mia figlia vi ha salvate – ha detto attraverso il tabloid “Bild” – e ha fatto tutto perché non vi succedesse niente. Forse si è sacrificata per voi. Perciò vi scongiuro: per favore, andate dalla polizia, rendete la vostra testimonianza! Tugce non tornerà, ma voi glielo dovete, di testimoniare»”.

(Foto da Facebook)