Venditti attacca la Calabria: “Non c’è nulla, né arte e né cultura”. Ma poi arriva la smentita

Pubblicato il 7 Ottobre 2009 - 13:35| Aggiornato il 8 Ottobre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Radio Libera Bisignano, dal 1976 la radio più ascoltata a Cosenza e Provincia e sempre all’apice degli ascolti in Calabria, si dice indignata per le dichiarazioni che il cantautore romano Antonello Venditti avrebbe rilasciato durante un concerto in Sicilia: «Perché Dio ha creato la Calabria? Speriamo che facciano il ponte sullo stretto così la Calabria ha una ragione di esistere». E ancora:  «In Calabria non c’è nulla, né arte e né cultura».

Qui di seguito è possibile vedere un video sul concerto in cui il cantautore romano ha pronunciato queste parole:

Radio Libera Bisignano ha deciso di boicottare i dischi del cantautore e spiega in una nota di associarsi «alle numerose prese di posizione istituzionali e non, condividendone i contenuti». Da parte sua, la Direzione Artistica ha proposto alla parte editoriale l’assunzione di una iniziativa che mira a non mandare in onda dischi di Antonello Venditti «fino a che il cantautore non ritorni sui suoi passi e chieda scusa ai calabresi. Tale iniziativa, condivisa dall’intera struttura, viene estesa e proposta anche alle altre emittenti cosicché si possa levare, dalla Calabria una voce univoca di protesta».

Se questa è stata una delle diverse reazioni che sono state registrate dopo che il sito calabrese strill.it aveva messo in rete il video è arrivata puntuale la smentita dello stesso cantautore che è stata pubblicata sempre sul sito calabrese: «In quel concerto ho dedicato “Stella”, una canzone-preghiera, alla Calabria, una terra che amo moltissimo ma che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani. In questo senso ho auspicato che “qualcuno deve fare qualcosa».

Spiega ancora Venditti: «La mia denuncia nata, lo ripeto, dall’amore per la terra calabrese e per le persone oneste che la abitano ha mutato il proprio significato attraverso il gioco di omissioni e tagli giornalistici alle dichiarazioni rese, nonché di commenti certamente non continenti che mi hanno descritto come un male al pari della ‘ndrangheta. A conferma di una polemica confezionata devo aggiungere che la notizia non può essere annoverata fra quelle di cronaca, dato che il concerto si è svolto nell’estate del 2008 e non, come il sito Strill.it vorrebbe far credere, “la scorsa estate”».

Il cantautore conclude spiegando che «nell’estate del 2009 ho cantato nuovamente in Calabria, nell’area portuale di Corigliano Calabro, esprimendo ancora parole d’amore e di denuncia davanti a 100 mila persone. Tutti hanno capito ed applaudito».