VIDEO YouTube: blatte rosse a Napoli, nuova invasione. Ecco come difendersi

Pubblicato il 13 Luglio 2015 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube: blatte rosse a Napoli, nuova invasione. Ecco come difendersi

VIDEO YouTube: blatte rosse a Napoli, nuova invasione. Ecco come difendersi

NAPOLI – Blatte rosse, anche grandi come un dito, che volano e camminano in strada. E, nel peggiore dei casi, cadono in testa a ignari cittadini. I napoletani stanno vivendo sulla propria pelle, anche questa estate, l’invasione delle blatte rosse. Complice il caldo e i cumuli di immondizia in strada, questi fastidiosi insetti proliferano con più facilità. Non solo: con l’estate le blatte sviluppano le ali e riescono a volare, ovvero la condizione per accoppiarsi e riprodursi. Come difendersi? Lo spiega a ReteNews 24 la dottoressa e docente di Igiene all’Università di Napoli Federico II, Maria Triassi:

“Innanzitutto ogni cittadino dovrebbe tappare gli scarichi dell’acqua la sera e pulire bene i tubi almeno una volta a settimana per cercare di eliminare il calcare con la soda – spiega la dottoressa –, questo perché le blatte spesso risalgono proprio dagli scarichi e dalle fognature”. Ma la docente dà suggerimenti anche a negozianti e portieri di condominio: “Se tutti gettassero un po’ di creolina nelle fogne davanti alle proprie attività commerciali o nei cortili dei condomini non vivremo adesso questa situazione spiacevole – continua ancora la Triassi – gli odori forti, infatti, tengono lontani questi insetti”.

L’esperta di Igiene non risparmia neanche l’Amministrazione comunale che pure sostiene di essere impegnata nella disinfestazione che però non è mai risolutiva del problema: “Sarebbe necessario che, nelle ore notturne, passassero camion innaffiatoi di creolina così da eliminare il fastidio anche dalle strade”. Ma chiarisce che “la vera risoluzione al problema sarebbe quella di sturare l’intero sistema fognario napoletano. I detriti infatti provocano il non passaggio dell’ossigeno e ciò costringe le blatte a salire in superficie ed invadere i nostri spazi per sopravvivere. Insomma – conclude – è necessario una sensibilizzazione di tutti al problema dal singolo cittadino al sindaco della città”.