VIDEO YouTube: come far stare bene un micio in casa? Con l’albero dei gatti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2015 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA
come far stare bene un micio in casa? Con l'albero dei gatt

come far stare bene un micio in casa? Con l’albero dei gatti

GENOVA – Laura Borromeo è una esperta di gatti a livello internazionale. Sabato 9 maggio alle 15, all’Auditorium Manifatture ex Tabacchi via Soliman 7 a Genova parlerà sul tema” Quello che i gatti non dicono”. L’esperta spiegherà che per far stare bene un micio in casa bisogna riprodurre il più possibile il suo habitat. Dice la Borromeo ad Annalisa Rimassa del  Secolo XIX che la lezione per far star bene il gatto

” la fornisce la natura e cioè dobbiamo chiederci che cosa fa un felino in libertà: caccia, corre, si arrampica, salta, è curioso ed è sempre allerta“. A riprodurre in casa l’habitat naturale di un micio servono fantasia e metodo del riuso: giochi predatori, tronchi finti e mini partite di caccia la cibo non sono così impossibili da organizzare. Nonostante quattro mura metropolitane e al massimo un balcone con vista su altri balconi. “Iniziamo dalla “preda” – insegna Laura Borromeo – basta poco per fare un topolino finto. E altrettanto facilmente, si può mettere il cibo secco, i croccantini, dentro ad una bottiglia di plastica in modo da stimolare il micio a cercare il nutrimento”. Una bella e facile prova di ardimento casalingo, potrà essere quella di nascondere il cibo, non quello “umido”, ribadisce la studiosa, in un posticino raggiungibile soltanto da un lieve balzo felino. E ancora: se “in to the wild” il gatto ama arrampicarsi e strisciare le unghie, allora «Sarà utile dotare la casa di un albero finto – Ne esistono in commercio di tutti i tipi da lussuosi da economici, e tramite rivestimenti e scalette riproducono una pianta su cui salire””.

“Moquette, cuscini e piccoli pioli a comporre l’albero dei gatti, salvano divani e mobili di legno morbido: «Se un gatto avrà a disposizione quei giochi – è ancora Borromeo – non si farà le unghie sull’amato divano del salotto”. Certo, da accantonare è il falso slogan secondo cui coccole e cibo ritagliano un paradiso da mici: “E’ come per noi stare chiusi in una gabbia comoda senza fare niente. Anche noi dormiremmo 18 ore al giorno e saremmo obesi fatto sempre più diffuso, questo, anche tra gli animali domestici”. E ancora, va cancellata la convinzione ”tutta umana” secondo cui coccole e fusa sono sufficienti al gatto felice, al suo istinto guardingo, al suo portamento dignitoso che nona caso e da secoli tanto affascina e stupisce. E se anche il nostro micio non è una divinità riconosciuta come per gli antichi Egizi sarà comunque da tenere presente l’indubbia, accattivante indipendenza dei mici, soprattutto degli ex randagi, vessillo di libertà a quattrozampe: «Non sommergiamoli di coccole. Invece dedichiamo a loro quattro momenti della giornata così’ come si suggerisce ai padroni di cani – dice Borromeo – in modo da giocare con i nostri mici più volte al giorno». Forse così, quel pigrone panciuto di Garfield resterà soltanto una simpatica icona da cartone animato”.