VIDEO YouTube Federica Gagliardi, arresto Dama Bianca in aeroporto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2015 - 09:53 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube Federica Galiardi, arresto Dama Bianca in aeroporto

VIDEO YouTube Federica Gagliardi, arresto Dama Bianca in aeroporto

NAPOLI – Federica Gagliardi arrestata perché accusata di spaccio internazionale di droga: la cosiddetta dama bianca era la “pupa” di un’organizzazione criminale in rapporti diretti con i cartelli sudamericani, il corriere della droga “sicuro”, grazie alla “notorietà acquisita” per quel volo di Stato accanto all’allora premier Silvio Berlusconi. Il ritratto di Federica Gagliardi emerge in tutta la sua chiarezza dalle carte dell’inchiesta della Dda di Napoli. Ma quattro anni e mezzo fa, quando scese dall’aereo con lo stemma della Repubblica italiana, in pochi la conoscevano. Era il 25 giugno del 2010 e il volo con a bordo Silvio Berlusconi e la delegazione italiana diretta al G8 e al G20 di Toronto era appena atterrato in Canada. Bionda, alta, completamente vestita di bianco, un paio d’occhiali da sole e la borsa di Vuitton sulla spalla, Federica scese sorridente dopo il Cavaliere.

Chi era quella donna? Perché era lì? “E’ responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio – spiegarono dalla delegazione italiana – ha fatto parte del comitato elettorale di Renata Polverini e durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all’estero in caso di vittoria elettorale”. La scelta di portarla in Canada, aggiunsero, nasceva dal fatto che all’ultimo momento una delle segretarie che non era potuta partire per un “impedimento”. Vera o meno la spiegazione, quel che è certo è che la Dama bianca, dopo il Canada, seguì il premier anche in Brasile e poi a Panama, dove c’era anche un’altra conoscenza degli inquirenti napoletani, Valter Lavitola. “Non sono né un’ochetta né una dama né una tenera – disse in un’intervista al Corriere Federica qualche giorno dopo il suo ritorno in Italia – Avevo un abito casto, bianco, perché c’erano 30 gradi. Se fossi stata brutta non vi sareste neanche accorti di me”.

Quasi quattro anni dopo, il 13 marzo del 2014, la dama bianca scese da un altro volo. E anche questa volta fu fotografata: ma dai finanzieri che la bloccarono sotto l’aereo proveniente da Caracas. Quando la perquisirono, le trovarono 21 panetti di cocaina, per un totale di 24,8 chili. “Mi hanno buttato tutti i vestiti che avevo – si giustificò lei – mi hanno messo la roba. Mi hanno fregato”. Ma secondo gli inquirenti e gli investigatori napoletani non è andata così. Gagliardi, scrive il Gip, “è stata reclutata nel sodalizio con il ruolo di corriere” anche se non c’è un “vincolo stabile” con l’organizzazione. In questo contesto, la dama bianca “si è recata due volte in Venezuela: una prima volta il tentativo di importazione sfumava per un imprevisto sorto all’aeroporto di Caracas; la seconda occasione la donna riusciva a perfezionare il trasporto della droga” e “anzi, risultava determinata a superare le difficoltà che si erano presentate” in seguito all’arresto di uno degli appartenenti all’organizzazione. Ed è proprio questa determinazione, che il gip chiama “spregiudicatezza”, ad evidenziare “il rischio di una ‘messa a disposizione'” di Federica, “rispetto ad altri gruppi criminali per motivi economici”.

Ed infatti quando a Caracas viene a sapere che a Roma sono scattati gli arresti, la ‘bionda’ in un primo momento sembra tirarsi indietro: “Io ve lo dico – dice intercettata – o mi fate tornare entro due giorni oppure io mi faccio il biglietto e non faccio più nessun tipo di servizio fotografico…io non c’entro con nessuno…ora voglio solo tornare a casa…e fregarmene di tutto”. Ma poi cambia idea, in cambio di 50mila euro secondo le indagini, e accetta di portare la droga. Il perché è lei stessa a spiegarlo agli inquirenti: visto che aveva viaggiato spesso a bordo dei voli di Stato, aveva diverse conoscenze tra le forze dell’ordine a Fiumicino, che sperava di sfruttare per passare i controlli inosservata. Nel caso specifico due finanzieri che, dice la stessa Gagliardi ai magistrati, “non erano a conoscenza che io volessi ‘usarli’ per eludere i controlli”.

Era sicura di farla franca, la dama bianca. Il “trattamento di favore riservatomi in aeroporto”, mette infatti a verbale, “è verosimilmente” dovuto alla partecipazione al G8 con Berlusconi per la quale “ho avuto una certa notorietà e per qualche mese sono apparsa su quotidiani nazionali e rotocalchi vari”. Ma non è andata così e quando è scesa dall’aereo, stavolta in completo nero, l’hanno aspettata per arrestarla e non per accompagnarla all’uscita.

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