VIDEO YouTube. Gaza Man, videogioco in cui devi uccidere gli israeliani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Marzo 2015 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube. Gaza Man, videogioco in cui devi uccidere gli israeliani

VIDEO YouTube. Gaza Man, videogioco in cui devi uccidere gli israeliani

ROMA – Gaza Man è il videogioco per smartphone in cui devi uccidere gli israeliani che rapiscono l’innocente bimbo palestinese. Il supereroe che indossa la kefia e il fucile è apparso nel videogame filopalestinese e sullo store Google Play, ma è stato ritirato perché “incita alla violenza“.

Nel video di lancio si vede un bimbo giocare a pallone nel cortile mentre la mamma stende i panni a Gaza. Il piccolo viene rapito da un gruppo di soldati israeliani ed è allora che arriva Gaza Man, scrive Federica Seneghini sul Corriere dell Sera:

“Un supereroe palestinese che, nascosto dietro un cespuglio, assiste alla scena ed entra subito in azione. Kefia in testa e fucile in spalla. Ci penserà lui a salvare il ragazzino, uccidendo quanti più soldati possibili. Basta dare un’occhiata al trailer per capire che Gaza Man, videogioco per Android e Ios, avrebbe scatenato un dibattito. E infatti, appena tre giorni dopo il lancio, Google l’ha ritirato da Google Play (funziona ancora su Android)”.

Il gioco aveva ricevuto 4,9 stelline su 5 di gradimento da parte degli utenti, ma dopo 3 giorni è stato ritirato. Ahmed al Darwish, portavoce dell’azienda che l’ha prodotto, ha provato a spiegare:

“il gioco vuole diffondere l’idea che difendere la propria terra sia un diritto e non terrorismo”.

Una spiegazione che non è stata sufficiente e ha portato al ritiro del gioco che incita alla violenza, come già era accaduto con altri giochi:

“Non è la prima volta che un videogame suscita polemiche. Nel 2012, un gruppo nazista serbo aveva lanciato un gioco intitolato «Spara alle Pussy Riot – morte ai nemici» dove l’obiettivo era uccidere le cantanti del gruppo punk femminista. L’anno scorso invece un ragazzo di 19 anni si era inventato Riot, un giochino dove era possibile prendere parte a scontri realmente accaduti, come a Genova per il G8 o in Val di Susa, durante le manifestazioni No Tav. Scegliendo da che parte stare: manifestanti o forze dell’ordine”.