VIDEO YouTube, “Germanwings – L’altra verità”: Andreas Lubitz, rotta, fumo…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2015 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube, "Germanwings - L'altra verità": Andreas Lubitz, rotta, fumo...

La rotta del volo della Germanwings

ROMA – Un video pubblicato su YouTube lo scorso 28 marzo esamina alcuni punti chiave del disastro aereo del volo della Germanwings, ponendo dubbi sulla verità ufficiale e proponendo ipotesi alternative.  Il video dal titolo “Germanwings. L’ altra verità” è basato su un articolo pubblicato sul sito Tankerenemy, noto blog che sostiene l’ipotesi delle “scie chimiche”, secondo la quale alcune scie di condensazione rilasciate dagli aerei non siano normali scie di vapore acqueo, ma veicolano agenti chimici o biologici, diffusi segretamente in volo per finalità non meglio precisate.

Proponendovi questo video non mettiamo in discussione né la versione ufficiale né quelle alternative, ma ci limitiamo semplicemente a riassumere le argomentazioni sostenute dal filmato in questione.

1. La scomparsa del volo 4U9525 dai radar. Secondo la versione ufficiale inizialmente l’Airbus A320 sarebbe scomparso dai radar pochi istanti prima delle collisione, ma successivamente, una volta formulata l’ipotesi del pilota suicida, è stato dichiarato che la torre di controllo ha perso il contatto 9 minuti prima della perdita di segnale da parte dei radar. La voce fuori campo evidenzia che questo sarebbe un lasso di tempo sufficiente per giustificare l’ intervento di caccia intercettori che raggiungono e controllano a vista lo stato dei piloti. Tuttavia non vi sarebbero stato alcun accenno ad un’operazione del genere. Inoltre non viene spiegato come mai durante questo intervallo di tempo, e nonostante la porta blindata non permettesse al comandante di entrare in cabina di pilotaggio, non sia stato usato alcun telefono satellitare per comunicare con la torre di controllo.

2. Scatole nere. Per quanto riguarda una delle 2 scatole nere ritrovate, quella relativa alle registrazioni audio dei dialoghi della cabina di pilotaggio, l’autore sostiene che si tratti di un modello obsoleto, non più installato sui velivoli attuali, e che presenti segni di usura del tempo (graffi e ruggine) che farebbero pensare a un pezzo da magazzino. Inoltre il file audio relativo all’ultimo minuto di volo, contenuto nella scatola nera ritrovata, sarebbe stato manipolato e contraffatto: alcuni suoni vengono ripetuti più volte, ed è assente il messaggio di allarme automatico del sistema di bordo, che segnala la prossimità con il suolo e indica al pilota di tirare a sé la cloche per evitare l’impatto.

3. Andreas Lubitz. Altri dubbi sollevati riguarderebbero il co-pilota, che inizialmente non viene descritto come un aspirante suicida, ma col passare del tempo ne esce un profilo da squilibrato, e la mancanza di rottami significativi nell’area dello schianto.

4. Rotta di volo. E’ questo il punto fondamentale, dal punto di vista del sito. Un’altitudine inferiore rispetto a quella regolare. Questo perché gli aerei commerciali preposti alla diffusione di scie chimiche in bassa atmosfera volerebbero spesso su corridoi militari e quindi a quote inferiori rispetto a quelle dichiarate.

5. Fumo in cabina. L’ipotesi finale è che potrebbe essersi generato il fenomeno del “fumo in cabina”, cioè la contaminazione da parte di gas neurotossici, a causa del quale i piloti e il personale di bordo potrebbero essere rimasti incoscienti per alcuni minuti. La diffusione di tale verità farebbe crollare il mercato dei voli civili, così come le operazioni di aerosol clandestine.