VIDEO YouTube Maurizio Crozza canta l’inno di Renzi: “L’Italia twittò”

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2015 - 23:39 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Crozza canta l'inno di Renzi: "E' la volta buona, l'Italia twittò"

Maurizio Crozza canta l’inno di Renzi: “E’ la volta buona, l’Italia twittò”

ROMA – “Fratelli d’Italia Che roba funesta, io voglio che l’Inno abbia un’aria di festa. Per fare la storia tu clicchi l’icona. E’ la volta buona, l’Italia twittò. Ciao!”. Così Crozza-Renzi rivisita l’inno di Mameli prendendo spunto dalla versione inedita cantato dal coro dei bambini per Expo 2015 e poi ripresa dal premier Matteo Renzi nel suo discorso di inaugurazione.

La copertina satirica di Maurizio Crozza a diMartedì del 5 maggio è tutta in salsa dem. Nella prima parte del monologo il comico genovese scaglia le sue battute sul presidente Pd Matteo Orfini, ricordando una sua dichiarazione della scorsa settimana, quando ha detto: “Abbiamo scoperto come nei governi tecnici ci sia una discreta quantità di pippe”. Crozza coglie l’occasione per “darle” anche all’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco delle pensioni sancito nella sua riforma:

“Per Orfini la Fornero è una pippa? Io la chiamerei più regina galattica dell’onanismo pensionistico alla brutto Giuda”.

Poi un doveroso accenno all’Italicum, la nuova legge elettorale approvata lunedì, “che nemmeno Ceausescu se l’era mai sentita di fare una legge così”.

Dopo aver ipotizzato che l’Istat sia un covo di civatiani visti i dati negativi sull’occupazione, Crozza ha poi scherzato sulla manifestazione delle insegnanti che hanno costretto i black block, spaventati, a rifugiarsi nelle banche.

Dulcis in fundo un esilarante capitolo Expo:

“L’Expo che figata pazzesca, non è proprio tutto finito, ma quello che c’è! Tu entri nel padiglione e vedi cose incredibili, vedi delle diapositive, vedi tanti video, i padiglioni pieni di schermi. Sai, da Trony non ci sono paragoni, non ci sono padiglioni. L’Expo è tutto un arrangiamento, chi si prende la responsabilità di cambiare l’inno di mameli in mondovisione…Siamo pronti alla morte attenti alle storte, Renzi non ha chiesto il permesso a Bersani figurati Mameli…”