VIDEO YouTube Potenza: botte ai pazienti del centro Don Uva

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2016 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA
VIDEO YouTube Potenza: botte ai pazienti del centro Don Uva

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POTENZA – Botte su pazienti spaventati e indifesi: è quello che documentano le immagini mostrate dai carabinieri dopo l’arresto ai domiciliari di sette persone, fra le quali medici e infermieri, con le accuse – a vario titolo – di sequestro di persona e maltrattamenti aggravati e continuati ai danni di numerosi pazienti di un centro di riabilitazione di Potenza.

I Carabinieri del Nas hanno eseguito anche otto ordinanze di divieto di dimora: le ordinanze hanno colpito tre medici, due infermieri, un animatore e nove operatori socio-sanitari. Tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, nel centro di riabilitazione hanno subito maltrattamenti 28 pazienti, tutti ricoverati per diverse patologie.

Il centro in questione è il Don Uva. Scrive il sito locale TRM Network:

Il procuratore della Repubblica Luigi Gay in conferenza stampa ha spiegato che si è sistematicamente proceduto al cambio di pannoloni dei panzienti senza alcuna opera di pulizia delle loro parti intime, alcuni letti erano costituiti non da reti metalliche da ma una “specie di gabbia di metallo”, i servizi igienici e le docce insufficienti per il numero dei pazienti ricoverati e non erano presenti nè WC asserviti a persone diversamente abili nè un bagno assistito con idonee attrezzature per la pulizia dei degenti. Su tutti i letti inoltre è stata rilevata la presenza di ruggine e su quasi tutti i materassi, federe e lenzuola sono stati trovati “ben visibili” segni di “pregressa contaminazione fecale, urinaria e di macchie ematiche”. In molti altri casi, invece, è scritto in un comunicato diffuso dalla Procura “l’attività tecnica di videoripresa ha consentito di catturare non solo scene in cui alcuni pazienti venivano percossi ed offesi con inaudita ferocia, ma addirittura scene in cui alcuni pazienti venivano legati, mani e piedi con delle lenzuola alle spalliere del letto”.