Video Youtube. Verona, vescovo sostiene Lega e litiga in diretta col portavoce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Maggio 2015 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA
Video Youtube. Verona, vescovo sostiene Lega e litiga in diretta col portavoce

Video Youtube. Verona, vescovo sostiene Lega e litiga in diretta col portavoce

VERONA – A Verona c’è un vescovo, monsignor Giuseppe Zenti, che fa campagna elettorale mandando email a sostegno di una candidata della Lega. E quello stesso vescovo ha litigato in diretta tv col suo portavoce colpevole di aver detto che la Chiesa non ha suoi candidati.

Strascico polemico, con il ‘botto’ di un litigio in diretta tv tra il vescovo e il suo portavoce, nella vicenda della mail inviata a Verona da monsignor Giuseppe Zenti a sostegno di una candidata leghista nella lista Zaia per le regionali, Monica Lavarini. E’ successo venerdì sera, durante una trasmissione di ‘Telearena’, diffusa in diretta streaming sul sito de ‘L’Arena’. Il portavoce dimissionario del vescovo, don Bruno Fasani, è stato chiamato ad esprimere un’opinione sull’operato dell’alto prelato.

Il sacerdote ha risposto di ritenere un errore l’invito a votare la candidata facendo, peraltro, un’operazione contraria, invitando cioè a non sostenerla. Pochi istanti è mons. Zenti ha telefonato alla tv attaccando in diretta il suo ex portavoce, “Don Bruno che ti succede? Non dovresti essere tu a rappresentarmi?”, aggiungendo poi: “che in pubblico venga sconfessato quello che ho detto è gravissimo, che poi venga detto che i cattolici non devono votare una candidata è inaccettabile”. Decisa la difesa di Fasani. “Parlo da cittadino, come tanti cattolici che non si sono trovati d’accordo con quanto accaduto”. “Non ho parlato male di lei- ha aggiunto Fasani -, ma non possiamo fare finta che questo non sia accaduto”. Le due posizioni, alla fine, non hanno trovato sintesi. “Don Bruno stai dicendo delle sciocchezze, non mi rappresenti”, ha proseguito il vescovo Zenti. “Tranquillo vescovo – è stata la replica di Fasani – tanto lo sa che ho già dato le dimissioni da portavoce”.