We are the World, una deliziosa parodia per il panino delle libertà

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 00:36 OLTRE 6 MESI FA

La didascalia nel montaggio è pesante, ma l'immagine è più da borgata che da salotto di destra

L’assurda e incredibile vicenda della lista elettorale per le regionali in Lazio, non ammessa perché presentata oltre l’ora di scadenza, sta stimolando la creatività di molti, che certo non hanno in simpatia la capolista designata, la sindacalista post fascista Renata Polverini ma soprattutto non si capacitano di come uno possa davvero perdere un appuntamento così importante, anzi fondamentale, per mangiare un panino.

C’è da mangiarsi, più che un panino, le mani.

E c’è anche molto da ridere. Blitz ha partecipato alla festa, raccogliendo in una fotogallery una serie di immagini che mettono la povera Polverini alla berlina, sottolineando anche i suoi aspetti più grevi e popolareggianti, una specie di Anna Magnani senza le qualità.

Ora Blitz segnala ai suoi lettori due video “We are the world for Polverini” e “Il panino delle Libertà”,  postati su Youtube. Sono la stessa cosa, solo che il secondo è un po’ più corto.

Il primo, in meno di 24 ore ha già attratto quasi diecimila visitatori. Chi lo ha realizzato non solo è un piccolo genio, perché non è facile scrivere una canzone beffarda e ironica, per nulla volgare anzi molto elegante, sulle note di uno dei più grandi successi musicali di tutti i tempi, “We are the world”. Chi lo ha realizzato dispone anche di un coro di primissimo ordine in grado di cantare dando l’impressione che gli esecutori siano proprio quelli che si vedono nelle immagini del video: voci da gospel, accenti e pronuncia rigorosamente anglo sassoni: fino a quando compaiono prima Tina Turner poi Michael Jackson e allora anche il più ottuso miscredente di canzonette capisce che è uno scherzo.

Mentre scorrono le immagini di Tina Turner, la grande cantante nera sembra intonare queste parole: “Lei [Polverini] è candidata, ma un suo amico un po’ confuso pe’ magnà è arrivato che era giàchiuso”. Subentra Michael Jackson: “We are the world for Polverini, non si distrugge la democrazia per due panini”. Prosegue la canzone, prendendo in giro il senso di approssimazione diffuso in Italia, acutissimo a Roma (“ma che ti cambia” è una frase molto ricorrente): “Per un quarto d’ora, chi se ne accorgerà. E forza semo abituati… daje se po’ fa”.

A  Michael Jackson, dall’al di là, il compito di sperare in un intervento di Berlusconi: “Non dimentichiamo che Silvio è sempre là e che di conseguenza qualcosa lui farà” e pertanto “alla fine Renata salva sarà”.

Amara conclusione: “We are the world, che Italia bella e questa musica l’ha scritta Michael Jackson co’ Apicella e il nostro premier è nano e c’ha le meches e fa i processi brevi e adesso pure quelli flash.Le nostre candidate sono zappe ma sono tanto bone. A pensarci bene, se Renata poi si insedia, sconfigge i comunisti ma ci abbassa un po’ la media”.