YOUTUBE App “Scooterino Amen” prete arriva a casa e benedice

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2016 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
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Scooterino Amen” prete arriva a casa e benedice

ROMA – Con “Scooterino Amen” non serve più il confessionale. Grazie a questa app, basta un clic e si può essere benedetti a casa. La confessione al volo, viene ottenuta su richiesta e in pochi minuti solo per il Giubileo in corso a Roma. Un prete arriva a bordo di uno scooter ovunque all’interno della città e così, pagando pochi euro si ottiene una benedizione o una confessione. In questo modo si riescono ad agganciare più pellegrini e fedeli andando fisicamente sul luogo richiesto.

Come racconta Il Messaggero, il tutto avviene attraverso il sito Scooterino Amen che permette di prenotare la benedizione “su richiesta”.

“Scooterino Amen ha l’obiettivo di aiutare i membri della chiesa cattolica e dei fedeli arrivati a Roma per le celebrazioni del Giubileo. Spera di contribuire alla buona riuscita del Giubileo facilitando il movimento di fedeli e membri del clero mentre navigano attraverso il complesso sistema di trasporto di Roma. In nessuna maniera Scooterino Amen vuole prendere in giro, imbarazzare o ledere l’immagine e la reputazione del Vaticano, dei fedeli, o della fede cattolica”. E sotto l’aggancio accattivante: “Sei un prete? Iscriviti ora per essere avvisato quando il servizio parte”.

“Basta scaricare l’app di Scooterino e registrarsi a Scooterinoamen per essere avvisati di quando il servizio partirà. Un’offerta che raccoglieranno forse i parroci e vice parroci sempre più giovani e tecnologici presenti nella capitale, ma che non raccoglierà consensi tra i pochi attempati rimasti nelle nostre chiese. In pratica, nell’anno del Giubileo, il team di Scooterino,  ride sharing che già consente a passeggeri e scooteristi di condividere corse e costi su due ruote, ha colto l’occasione per far proseliti tra gli uomini e le donne di  buona volontà che nell’Anno Santo vogliono lasciarsi alle spalle peccati e debolezze.”

“Il sacerdote, coinvolto nella lista, arriverà su chiamata e a domicilio. Uno scooterista munito di cuffia igienica e casco, infatti, lo porterà a destinazione in poco tempo alla faccia del traffico romano, delle manifestazioni e dei blocchi. Per ora nessun prete si è ancora iscritto, ma diversi sembrano incuriositi, tanto da pubblicare già l’iniziativa sui propri profili facebook. Divertente il video, dove il parroco, quasi al termine della messa, viene avvisato della chiamata e corre a destra e manca a benedire e confessare. Tutto questo è possibile grazie alla partnership tra Codemotion e Scooterino che sarà presentata presso il dipartimento di Ingegneria di Roma Tre il 17, 18 e 19 marzo”.

“Ogni scooterista – ricorda Scooterino – ha un’assicurazione che copre sia il driver che il passeggero, per qualsiasi evenienza. Inoltre, prima di accettare un passaggio, si può consultare i feedback lasciati da altri passeggeri. Il servizio è partito ieri: una volta registrato, l’utente può richiedere una confessione, al momento della richiesta, Scooterino allerta i preti registrati e gli scooteristi su strada. Una sorta di radioprete, insomma, con il sacerdote che accetta la richiesta e uno scooterista che lo va a prendere e lo porta a destinazione”.

“E come ogni app di sharing, sia il fedele che il sacerdote potranno lasciare un commento sui profili degli interessati, in modo da dare consigli alla community. L’app – precisa Scooterino – non ha scopi di lucro, vuole solo agevolare gli spostamenti e le esigenze dei tanti pellegrini che arrivano in città per partecipare alle celebrazioni. Basta un clic, per chiedere aiuto, senza scendere, andare in chiesa, mettersi in fila come un comune mortale. Sulla app si potranno vedere i preti disponibili ad esercitare le funzioni spirituali. Se ci fossero, uno scooterista in tempo reale li passerà a prendere. Il Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco, si fa smart, dinamico, di sicuro meno tradizionale, è certo però che del servizio potrebbero beneficiarne le persone sole e malate costrette a casa. Se poi un turista volesse una benedizione all’ombra del Colosseo, o sopra un roof garden di un hotel con affaccio mozzafiato, anche il più docile dei parroci probabilmente perderà la pazienza”.