YOUTUBE Banda “forchetta”: 100mila € al giorno dai bancomat

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2015 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA
 Presa banda della "forchetta" da 100mila € al giorno

Presa banda della “forchetta” da 100mila € al giorno

BOLOGNA – Una banda di rapinatori operava in tutta Italia svaligiando bancomat attraverso l’uso di una specie di “forchetta” che permetteva loro di prelevare fino a 97 mila euro al giorno dai bancomat di diversi istituti di credito sparsi per l’Italia. I primi ad aver scoperto gravi ammanchi di denaro sono stati l’Unicredit e la Bper Banca di Bologna che hanno presentato denuncia. Grazie alla loro segnalazione è così partita l’indagine che ha portato alla denuncia di 57 persone tra Italia e Romania e 9 arresti, di cui tre avvenuti su mandato internazionale. I tre erano in Italia con documenti falsi e sono stati intercettati dalle forze dell’ordine in collaborazione con quella romena.

Alcuni degli arresti sono stati commessi in flagranza di reato. Per forzare i bancomat, i rapinatori utilizzavano una specie di “forchetta”, una lamella piegata inserita nella bocchetta delle banconote che intercettava i soldi caricati per il prelievo fasullo. L’operazione è stata ribattezzata “Scacco al cash”. Il Corriere della Sera spiega come funzionava il prelievo di denaro:

“La particolare tecnica utilizzata dall’associazione è quella del Cash Trapping, una procedura fraudolenta con cui viene inserita la «forchetta» nella bocchetta erogatrice dello sportello automatico, attivata da una precedente operazione di prelievo, così da poter intercettare il denaro già nella fase di preparazione all’erogazione. L’operazione viene poi interrotta impedendo, con rivetti applicati all’estremità della carta bancomat, che il documento di pagamento venga introdotto completamente per registrare l’avvenuto prelievo. Lo sportello rilevando un’anomalia, pur avendo già predisposto l’erogazione del denaro richiesto, nel frattempo catturato dalla ‘forchetta’ inserita, annulla contabilmente tale operazione di prelievo per non addebitarne l’importo sulla carta utilizzata. Al termine dell’operazione fraudolenta, la lamella piegata viene sfilata e con essa il denaro catturato. Tutto il denaro rubato veniva inviato in Romania, dove c’erano i vertici dell’associazione. È proprio, tra l’altro, tra la Romania e l’Ungheria che vengono prodotti la maggior parte di sportelli A.T.M.”