YOUTUBE barzellette Berlusconi, il “meglio”: su ebrei, Hitler, Rosy Bindi…

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2016 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE barzellette Berlusconi, il "meglio": su ebrei, Hitler, Rosy Bindi...

YOUTUBE barzellette Berlusconi, il “meglio”: su ebrei, Hitler, Rosy Bindi…

ROMA – C’è l’imperdibile barzelletta sugli ebrei, quella condita da una bestemmia e che riguarda Rosy Bindi, quella su Hitler: una compilation su YouTube propone le barzellette più salaci di Berlusconi. Un repertorio che il neo 80enne ha sempre sfoggiato, anche quando gli incarichi istituzionali da premier avrebbero dovuto suggerire maggior cautela.

Berlusconi, il 29 settembre, ha compiuto 80 anni e a Chi ha fatto un bilancio della sua vita: “A 80 anni mi sento un patriarca. Marina per me è madre, sorella, figlia”. E ancora: “Nella mia vita non ho mai pensato all’età. Al contrario, ho sempre vissuto come se avessi quarant’anni, perché così mi sentivo: pieno di curiosità, di voglia di fare. Poi, improvvisa, è arrivata la malattia. E con l’operazione che ho subito è arrivata forte la consapevolezza che sono un uomo di ottant’anni”.

L’intervista a Chi è corredata da una serie di foto esclusive in cui l’ex premier posa con tutti i figli e i nipoti. “Nessuna festa di compleanno – spiega -. Farò solo una cena con i miei cinque figli. E ho pregato tutti quanti di non farmi nessun regalo. Se proprio vogliono, facciano beneficenza”. Nell’intervista l’ex premier parla anche della malattia che lo ha costretto a un delicato intervento al cuore nel giugno scorso. “Sto guardando in modo ancora incerto a quello che può essere il mio futuro. La cosa che ho realizzato, forse la più importante, è che passerò più tempo con i miei figli e i miei nipoti. Dedicherò più tempo alle persone a cui voglio bene. Come ho fatto questa estate. Ed è giusto così: cinque figli e dieci nipoti fanno un patriarca. E io questo mi sento“.

“La politica non mi ha mai appassionato. Mi ha fatto solo spendere un sacco di tempo e di energie. Se sono sceso in campo è solo per impedire l’ascesa dei comunisti al potere, visto che Tangentopoli aveva praticamente cancellato la storia e i protagonisti di tutti e cinque i partiti democratici che ci avevano governato per cinquant’anni. Non esistevano altre alternative. So solo che tanto in politica estera quanto in politica interna non ho mai sbagliato un colpo. E non sono caduto per colpa mia”.