YOUTUBE Christian Lombardozzi cade da sedia in classe: morto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2016 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA

ROCCARASO (L’AQUILA) – Una sedia di plastica, non a norma, potrebbe essere la concausa della morte avvenuta in classe di Christian Lombardozzi, 17 anni, studente dell’alberghiero ‘De Panfilis’ di Roccaraso. La procura di Sulmona (L’Aquila) ha aperto un fascicolo sulla tragedia che ha traumatizzato un paese intero: secondo le prime ricostruzioni il ragazzo durante una lezione si stava dondolando sulla sedia, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe finito con la testa tra banco, sedia e muro.

Dalle testimonianze rese dai compagni di classe, si è appurato che pochi giorni fa Lombardozzi era stato protagonista di una caduta analoga. “Stavo alla lavagna con una ragazza quando ho sentito un tonfo e i ragazzi che ridevano. Mi sono girato e ho visto Christian per terra con la testa tra la sedia, il banco e il muro.

Mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo e ho visto che respirava a fatica, aveva il viso bianco e a volte non respirava più o in maniera affannosa. Ho cercato di rianimarlo col massaggio cardiaco fino a quando sono arrivati i soccorsi ma ho capito subito che la situazione era molto grave. Il ragazzo è andato in arresto cardiaco 2-3 volte”. Così il professore Lino Di Meo, insegnante di biologia, che racconta i momenti drammatici della tragedia. Il peso ha provocato la probabile frattura del collo.

“Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Christian e la mia vicinanza ai suoi insegnanti e compagni di scuola” ha scritto su twitter il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Christian è un ragazzo della mia parrocchia, un ragazzo vivace come tutti quelli della sua età, un giovane pieno di vita, pieno di interessi – ha raccontato il parroco Don Renato, uno dei primi ad arrivare all’Alberghiero – Ultimamente aveva preso il patentino per la ricerca dei tartufi e lo vedevi sempre in giro per le campagne e per i boschi con i suoi due cani alla ricerca di questo prezioso tubero. Di una bontà unica, di una semplicità naturale per quell’età e anche con una costanza nel fare le cose che gli piacevano”. Dai post pubblicati sul social network emerge la passione di Christian, padre muratore e madre che lavora in una cooperativa, per la natura, la montagna e gli animali, in particolare i cinghiali.

Non mancano, però, riferimenti al calcio e, soprattutto, alla scuola. Numerosi i post e le foto, molte delle quali scherzose, relative proprio al mondo scolastico, tutte condivise interagendo con amici e coetanei. Diverse anche le foto scattate in classe, probabilmente la stessa in cui oggi Christian ha trovato la morte. I risultati ancora più certi sulla dinamica e sulle cause che hanno portato alla morte del giovane saranno accertati con l’autopsia che il magistrato Aura Scarsella ha disposto sul corpo dello studente. L’aula è stata sigillata e sottoposta a sequestro al termine dei rilievi del Nucleo investigativo del Comando provinciale dell’Aquila dei Carabinieri. L’autopsia verrà effettuata probabilmente lunedì.