YOUTUBE Jonah Lomu e la fantastica meta con l’Inghilterra

di Redazione blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2015 - 10:18| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Jonah Lomu e la fantastica meta con l'Inghilterra

Lomu e la fantastica meta con l’Inghilterra

ROMA – Era il 19 giugno del 1995 quando, con un’impressionante esibizione, Jonah Lomu, autore di quattro mete, trascinò la Nuova Zelanda alla finale della World Cup di Rugby poi persa contro il Sudafrica.

La Nuova Zelanda distrusse l’Inghilterra. Agli occhi dei 50mila del Newlands, per la maggior parte inglesi, le prove dei singoli giocatori furono però oscurate dalle corse di Lomu, allora 20enne. In quella semifinale di Coppa del Mondo contro l’Inghilterra Lomu realizzò una meta di pura potenza dopo neanche due minuti di gioco dando il via al trionfo neozelandese. Proprio in quel periodo e grazie a personaggi del suo carisma, il rugby attrasse forti investimenti televisivi diventando uno sport seguito con continuità dai media e del quale proprio il ragazzo di origine tongana divenne il volto più amato e riconoscibile nel mondo.

Solo pochi mesi dopo venne diagnosticata a Lomu una rara forma di nefrite, una disfunzione renale che si è aggravata anno dopo anno non impedendogli però di continuare a giocare con continuità fino al 2003 pur sottoponendosi a cure periodiche. Quando la dialisi non fu più sufficiente, Lomu subì anche un trapianto di rene nel 2004 e subito egli cercò di trovare il modo per tornare in campo realizzando il suo desiderio nel dicembre 2005 a Calvisano con la maglia dei Cardiff Blues, accolto con una commossa standing ovation dal pubblico italiano.

Tra frequenti infortuni ed una condizione di salute sempre molto complessa, nel 2007 annunciò il ritiro salvo poi tornare nuovamente in campo due anni dopo in terza divisione francese per un’ultima stagione prima che i medici gli rivelassero che sarebbe stato necessario un nuovo trapianto di rene. Ritiratosi definitivamente nel 2010 e già introdotto nella Hall of Fame, Lomu ha lasciato una traccia indelebile nella storia della sua disciplina e dello sport mondiale tanto per la sua tecnica quanto per una tenacia incrollabile nel continuare ad inseguire il suo sogno.