YOUTUBE Parcheggiano in autostrada per un selfie di famiglia

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2016 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Hanno parcheggiato la macchina nel bel mezzo dell’autostrada e si sono fatti un selfie di famiglia. Mamma scattava e papà e figlio posavano accanto all’auto in sosta azzardata. Poi i ruoli si invertono, il papà dietro la fotocamera e la mamma seduta sul cofano. E’ l’incredibile scena ripresa in Cina dalla telecamere di videosorveglianza lungo l’autostrada che collega Changji a Jilin.

Ma non è finita qui: dopo il selfie spericolato, anche la ripartenza non è stata da meno. Papà al volante e figlio ancora in piedi fuori dal tettuccio apribile dell’auto, sono ripartiti perdendosi in mezzo al fiume di macchine che sfrecciavano in autostrada. Proprio grazie a queste immagini la famiglia spericolata è stata identificata e multata per parcheggio illegale.

Secondo una curiosa statistica pubblicata lo scorso anno da Mashable, quella degli autoscatti ad ogni costo è una pericolosa mania che uccide più degli squali. Solo nel 2015 si contano 12 vittime, mentre sono solo 8 le persone sbranate dai pescecani nello stesso anno. L’ultimo morto di selfie è stato un turista giapponese di 66 anni, Hideto Ueda, che voleva immortalarsi in cima al tempio indiano Taj Mahal. È volato giù dalle scale, ha battuto la testa ed è morto, mentre la moglie ha riportato ferite e contusioni varie.

Lo scorso anno a Bali un turista di Singapore è precipitato dagli scogli. Senza dimenticare quelli che si sono arrampicati sul tetto di un treno, sempre per avere una foto spericolata da postare su Instagram, e sono rimasti folgorati dai cavi dell’alta tensione. O il giovane texano che si è puntato una pistola alla tempia e invece di fare click ha premuto il grilletto. E così via, di casi di morti più o meno accidentali, per realizzare l’autoscatto più sensazionale ne sono piene le pagine di cronaca. Ci sono parchi, come quello del Colorado, che sono stati costretti a vietare l’ingresso ai turisti che rischiavano la vita pur di farsi le foto con gli orsi. Così come a Pamplona sono stati banditi i selfie durante la corsa dei tori, dopo che un giovane è finito incornato. L’editto è arrivato anche al Tour De France dopo che i turisti hanno invaso il percorso per farsi le foto coi ciclisti.