YOUTUBE Ritrovato il relitto della Endeavour di James Cook

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2016 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
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BOSTON – Il relitto della Endeavour, la leggendaria nave britannica con cui il capitano James Cook navigò attraverso l’inesplorato Sud del Pacifico, potrebbe trovarsi a poche centinaia di metri dal largo della costa di Rhode Island a Newport Harbour.

Lunga 32 metri, con tre alberi, successivamente ribattezzata Lord Sandwich, la Endeavour era utilizzata dalla British Royal Navy per il trasporto delle truppe, e fu una delle 13 navi volutamente affondate dagli inglesi nel 1778 nel tentativo di bloccare il porto.

Una nuova ricerca del Rhode Island Marine Archaeology Project ha indicato che era parte di un gruppo di cinque navi che furono affondate per impedire alle forze francesi di andare in aiuto delle colonie americane ribelli.

Un’ispezione del sito eseguita dal Rhode Island Marine Archaeology Project nell’acqua a meno di 15 metri di profondità ha rilevato i resti di quattro navi e una rientranza in cui potrebbe essercene una quinta, come affermato da Kathy Abbass, direttore esecutivo del Rhode Island Historical Preservation and Heritage Commission. Erano state posizionate per proteggere una batteria di cannoni.

“Quando abbiamo visto che ce n’erano cinque messe a difesa della batteria a nord, sia lodato il cielo, abbiamo trovato le prime quattro e un’apertura in cui potrebbe esserci la quinta”, ha detto la Abbass. “E’ abbastanza significativo”.

La Endeavour inizialmente, nel 1764, era stata chiamata come il conte di Pembroke, e dopo essere stata acquistata quattro anni più tardi dalla Brithis Royal Navy venne ribattezzata da Sua Maestà come Bark Endeavour. Fu utilizzata sia per esplorare l’Oceano Pacifico nell’agosto 1768, sia per osservare nel 1769 il transito di Venere mentre si avvicinava al Sole e al contempo nella ricerca del continente, allora chiamato Terra Australis Incognita, o ignota terra del Sud.

La nave salpò da Plymouth con 94 persone a bordo, tra cui il capitano Cook. Prima di attraversare l’Atlantico e arrivare a Rio de Janeiro nel novembre dello stesso anno, la nave viaggiò lungo la costa africana.

Nel mese di gennaio al terzo tentativo – dopo due volte in cui il vento, la tempesta e le condizioni difficili costrinsero Cook a tornare indietro – finalmente la nave raggiunse Cape Horne. Nel mese di aprile la nave raggiunse Tahiti, dove rimase per i successivi quattro mesi, e nel mese di giugno, l’astronomo Charles Green ebbe la possibilità di studiare il transito di Venere.

Dopo mesi di esplorazione delle isole del Pacifico, l’Endeavour nel mese di ottobre raggiunse la costa della Nuova Zelanda e fu la prima imbarcazione europea a sbarcare sull’isola nell’arco di 100 anni. L’esploratore olandese Abel Tasman aveva precedentemente raggiunto le isole della Nuova Zelanda e della Tasmania, nel corso del suo viaggio nel 1642 ma con la Dutch East India Company.

Cook impiegò sei mesi ad esplorare e mappare la costa della Nuova Zelanda e prima di navigare verso Ovest rivendicò che il territorio apparteneva alla Gran Bretagna. Nell’aprile 1770, alcune persone a bordo avvistarono l’Australia e il 29 aprile Endeavour fu la prima nave europea ad approdare sulla costa orientale dell’isola.

Cook impiegò quattro mesi per esplorare la costa e ad un certo punto quando la nave colpì una parte della Grande Barriera Corallina si trovò in difficoltà. La nave era a circa 38 chilometri al largo della costa e non aveva abbastanza scialuppe di salvataggio, ma riuscirono a liberare lo scafo dall’acqua e tornare a riva.

L’Endevour continuò ad esplorare l’isola e a novembre, prima di salpare verso la Gran Bretagna, sulla terraferma furono eseguite importanti riparazioni. Salpò il 26 dicembre e in marzo, prima dell’attracco a Città del Capo, doppiò Capo di Buona Speranza. Il 12 luglio arrivò nel porto di Dover, quasi tre anni dopo la partenza da Plymouth.

Cook fu successivamente promosso a comandante ed esplorò il Pacifico altre due volte navigando con Resolution. Fu ucciso nel 1779 durante un combattimento con degli hawaiani sull’isola.

L’Endeavour fu trasformata ben preso in un’imbarcazione da trasporto e fu venduta a un armatore poco prima dell’inizio della Guerra d’Indipendenza. Quando aumentò la richiesta di navi durante la guerra, l’armatore cercò di venderla di nuovo agli inglesi, ma nessuno avrebbe accettato di comprarla a causa della “età” e per quello che aveva passato nel corso degli anni.

L’armatore quindi prese la decisione di ribattezzarla Lord Sandwich e cercò di venderla. Dopo aver subito serie riparazioni riprese a navigare. Fu mandata a Rhode Island come nave prigione quando nel 1798 gli inglesi tentarono di riconquistare la città portuale di Newport e lì fu fatta esplodere nella speranza di creare un blocco nel porto, durante la battaglia di Rhode Island.

Per avere la conferma che il relitto sia proprio quello della Endeavour, RIMAP dovrà mandare dei subacquei a ispezionare il sito, studiare la progettazione dell’imbarcazione e qualsiasi rottame, come tasti o altre attrezzature che confermerebbero la sua identità. Il gruppo, finanziato da privati, stima che per terminare la ricerca sul campo avrà bisogno di raccogliere circa 1 milione di sterline e di altri 7,5 miloni per costruire una struttura che consenta al museo di studiare ed esporre l’imbarcazione al pubblico.

La storia della Endeavour ha ispirato racconti sulle esplorazioni, non ultima la serie tv “Star Trek”.
Una delle navette spaziali della ex flotta degli Stati Uniti è stata chiamata Endeavour. C’è anche una copia della nave all’Australian National Maritime Museum di Sydney.

Non è la prima volta che un relitto si pensa possa essere l’Endeavour. Un’altra nave fu trovata in una zona del porto, ma poteva essere la Resolution con cui Cook navigò intorno all’Antartide”, ha affermato la Abbass. “Alla fine, Rhode Island, Newport in particolare, è la “casa” di due navi che hanno fatto il giro del mondo con Cook”. Ancora non è chiaro quanto tempo ci vorrà ai ricercatori di verificare se il relitto è quello dell’Endeavour. “Si tratta di un viaggio lento, attento e particolare: ogni passo richiede tempo, denaro ed energia”.