YOUTUBE Serena Saracino, genitori: “Che viviamo a fare?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2016 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Serena Saracino, genitori: "Che viviamo a fare?"

Serena Saracino, genitori: “Che viviamo a fare?”

TARRAGONA – I genitori di Serena Saracino intervistati dal TgLa7 di Enrico Mentana dicono: “Siamo morti con lei, non ci importa di nulla”. Persone straziate dal dolore ma allo stesso tempo dignitose, un comportamento diverso dalla solita tendenza italiana al melodramma. Loro che hanno perso una figlia nell’incidente del bus in Catalogna in cui sono morte altre sei studentesse italiane che erano in Erasmus in Spagna.

Ecco cosa hanno detto all’inviato del TgLa7.

“L’abbiamo saputo chiamando la coinquilina che era con lei. Non ci aveva chiamato, non era mai successo in 22 anni. Ci siamo preoccupati subito. Avrebbe fatto di tutto per chiamarci. Passata un’ora, due ore, tre ore, quattro ore, abbiamo capito subito che era successo qualcosa.

Doveva rimanere fino al 31 luglio, era una ragazza adorabile (non perché era mia figlia), felicissima di essere venuta qua. Purtroppo ci hanno tolto la vita, anche a noi con lei. Non siamo neanche riusciti quasi a riconoscerla. Mi è sembrato di impazzire in quel momento perché neanche la riconoscevo. Ci sono troppe vite per le strade, tra i nostri giovani, che sono la nostra forza. Lei aveva tante amiche italiane ma anche di tante altri Paesi. La comunità spagnola le ha accolte molto bene. Ora hanno perso la vita, sono ragazze rovinate anche dal punto di vista della salma, che hanno ucciso anche genitori, che non avevamo solo questa figlia.

Noi siamo morti con lei, non c’è più speranza di niente. Non ci importa di nulla”.

I genitori di Serena erano intervenuti qualche ora prima anche a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso: “Io e mia moglie andiamo a casa e ci ammazziamo. Non possiamo pensare di vivere senza la nostra Serena”. “Me l’hanno schiacciata, vedeste come è stata ridotta – ha proseguito Alessandro Saracino – quello che ora chiedo è che queste cose non accadano mai più. Non è colpa di nessuno, ma non è possibile che giovani che vengono in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in questo modo così assurdo”.

Per vedere l’intervista vai al minuto 9.35 circa del video sottostante.