YOUTUBE Tassisti Roma: telecomando per alterare tassametro

di Redazione Blitx
Pubblicato il 5 Febbraio 2016 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Roma: alcuni tassisti usavano un telecomando per manipolare il tassametro e truffare i turisti che dovevano recarsi all’aeroporto di Fiumicino o che dall’aeroporto dovevano raggiungere la città. Scrive l’Ansa che nove tassisti romani avevano elaborato un sistema fraudolento per accaparrarsi il maggior corse in aeroporto, ma sono stati scoperti dopo che uno di loro aveva abbandonato in autostrada una passeggera che pretendeva il rispetto delle norme comunali. La polizia di Frontiera indaga, anche per accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

Intanto, sono state elevati 114 verbali di accertamento di violazioni al codice della strada ed al codice della navigazione, per un totale di 195 mila euro, con il sequestro di 14 ‘transponder’ e di un’autovettura. La vicenda è stata posta all’attenzione anche del Comune di Roma e dell’ENAC per gli eventuali rispettivi adempimenti di competenza, tra i quali la revoca delle licenze e l’interdizione ad operare nello scalo romano, nonchè al gestore aeroportuale, società ADR Spa, che ha collaborato nell’attività.

A spiegare il modo di agire dei tassisti è l’agenzia AskaNews:

Dallindagine è emerso che un gruppo di tassisti aveva escogitato un sistema grazie al quale riuscivano sempre a mantenere la priorità nelle chiamate rispetto agli altri tassisti.

Presso l’Aeroporto di Fiumicino è attivo un sistema che prevede che il tassista ottenga, al suo ingresso nellarea taxi, un numero progressivo con il quale verrà chiamato, secondo un ordine crescente, per prelevare i passeggeri in attesa nella zona del terminal arrivi. Tale procedura è gestita da un apparecchio elettronico, denominato trasnsponder, una sorta di telepass, che deve essere posizionato, in modo inamovibile, sulle autovetture, che ne regola l´accesso nell´area interessata. Qualora la corsa sia di brevissima durata o questa venga per qualsiasi motivo annullata, i tassisti possono riaccedere alla cosidetta zona accosti, senza perdere la priorità acquisita, a condizione che il reingresso avvenga entro i 20 minuti successivi. Tale opportunità, chiamata nel settore “intercampo”, veniva sfruttatta dai disonesti operatori che, scambiandosi tra loro il transponder, erano in grado di effettuare anche 10 accessi consecutivi nei 20 minuti, ottenendo sempre cosi le corse a discapito dei loro colleghi onesti.

In una delle autovetture controllate è stato sequestrato un congegno elettronico che consentiva di alterare il costo delle corse, interagendo con il tassametro, semplicemente premendo il tasto di un piccolo telecomando. Al termine delle indagini sono state elevati 114 verbali di accertamento di violazioni al codice della strada ed al codice della navigazione, per un totale di 195mila euro, con il sequestro di 14 transponder e di un´autovettura.