YOUTUBE Terremoto Ecuador, estratti vivi da macerie dopo 32h

MANTA – Tre persone sono state estratte vive dalle macerie del palazzo crollato a causa del forte terremoto di magnitudo 7,8 che si è verificato in Ecuador il 17 aprile. Le vittime del devastante sisma sono almeno 413, ma durante le operazioni di soccorso arrivano anche storie a lieto fine come quella delle tre donne salvate, il cui video del salvataggio è stato caricato su YouTube.

Le tre persone erano rimaste intrappolate in un negozio del centro commerciale di Manta, in Ecuador, dopo il violento sisma di sabato e sono rimaste sepolte tra le macerie per 32 ore prima che i soccorsi arrivassero a liberarle. I vigili del fuoco della città hanno estratto le 3 donne, tra gli applausi dei presenti che hanno assistito al salvataggio tra le macerie e la polvere.

Una storia a lieto fine in quella che ha assunto per l’Ecuador le dimensioni di una vera tragedia nazionale, con almeno 413 morti e 2.500 feriti secondo l’ultimo bilancio ufficiale, intere località rase al suolo e danni per miliardi di dollari. Il sisma di magnitudo 7.8 registrato sabato 16 aprile intorno alle 19, le 2 di domenica 17 in Italia, ha colpito soprattutto la zona nordoccidentale della costa ecuadoriana, una regione poco popolata e nota per le sue spiagge.

“Ci vorranno mesi e anni per ricostruire tutto questo, e costerà miliardi di dollari”, è stato l’amaro commento del presidente Rafael Correa, che ha visitato ieri le zone più colpite e ha parlato con la stampa a Pedernales, una cittadina costiera di poco più di 40 mila abitanti che è stata praticamente rasa al suolo dalle scosse.

“Bisognerà ricostruire Pedernales, così come il centro di Portoviejo (più a sud sulla costa), il quartiere di Tarqui nella cittadina di Manta, tanti posti”, ha elencato Correa, sottolineando che si tratta della “più grande tragedia degli ultimi 67 anni, solo superata dal terremoto di Ambato, il 5 agosto del 1949”, nel quale sono morte più di 5 mila persone.

Il governo di Quito ha inoltre espresso la sua gratitudine ai paesi che hanno offerto la loro collaborazione per lo operazioni di ricerca dei dispersi o delle persone rimaste intrappolate nelle macerie: Messico, Cile, Colombia e Cuba hanno già inviato gruppi di specialisti che si stanno coordinando con le autorità locali.

 

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