Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori

di Antonella del Sordo
Pubblicato il 28 Giugno 2019 - 08:33| Aggiornato il 26 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori

Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori (Ansa)

Baroni e baronato 

Quando si leggono queste notizie, sale d’istinto la rabbia e d’istinto viene da puntare il dito. Poi mi ricordo che bisogna astenersi dal giudizio e smettere di trarre conclusioni affrettate. E’ bene ricordare che un indagato non è un colpevole e che la presunzione d’innocenza è un diritto da tutelare. Un imputato è innocente fino a prova contraria e non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva».

Ma la rabbia rimane, perché sul baronato universitario se ne sentono troppe e da troppi anni.

Al pari del diritto allo studio –  sancito, come ben sappiamo, dalla costituzione (comma 3 e 4 dell’art. 34 ) – è auspicabile che capaci e meritevoli, anche se privi di relazioni personali e familiari,  possano accedere a posizioni lavorative in base a curriculum e risultati.

La notizia

Il rettore di Catania, Francesco Basile, e altri nove professori con posizioni di rilievo all’interno dei Dipartimenti sono stati sospesi dal servizio. Sono indagati con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta in relazione a concorsi truccati. Al centro dell’indagine della Digos, denominata “Università bandita”, ci sono 27 concorsi: 17 per professore ordinario, 4 per professore associato, 6 per ricercatore. I professori indagati sono in tutto 40, e lavorano negli atenei di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.

L’inchiesta nasce da indagini avviate dalla Digos della Questura di Catania su 27 concorsi che per l’accusa sono stati truccati. E in particolare riguardano l’assegnazione di 17 posti per professore ordinario, quattro per professore associato e sei per ricercatore. (Fonte Ansa).