Giappone, gli ecologisti della Sea Shepherd allontanano i cacciatori di balene

Pubblicato il 31 Dicembre 2010 - 17:16 OLTRE 6 MESI FA

Gli attivisti della Sea Shepherd, un gruppo ambientalista che da anni pattuglia mari e oceani in difesa di balene, delfini e squali, hanno intercettato un gruppo di baleniere giapponesi che si stavano per iniziare una battuta di caccia illegale ai cetacei nell’Oceano Antartico. E’ quanto annuncia l’organizzazione sul suo sito web precisando, con una punta di compiacimento, che l’operazione messa a segno nell’ultimo giorno del 2010 per il capitano Paul Watson, il fondatore del gruppo, rappresenta uno dei piu’ significativi successi dell’anno.

Una delle baleniere, la Nisshan Maru, non è stata ancora individuata ma gli animalisti del mare sperano di riuscire a bloccarla grazie anche ai mezzi sempre piu’ avanzati di cui dispongono. Da quest’anno, della flottiglia verde infatti fa parte anche il Gojira (Godzilla), un’unità superveloce dalla linea aerodinamica ideale per inseguire le baleniere.

Le unità giapponesi, che secondo la stampa australiana operano nel piu’ assoluto disprezzo delle norme internazionali, sono state individuate a 1.700 miglia dalle coste dell’Oceania. Con il Gojira, tuttavia, la caccia continua, sia pure con grande cautela.

Sulle baleniere giapponesi infatti operano guardie armate e lo scorso anno la Sea Shephard aveva perso una delle sue imbarcazioni, speronata appunto da una unita’ nipponica presa con le mani nel sacco.

Costituita nel 1977, la Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale con la missione di ”fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie”.

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