Mare nera: catrame sulle spiagge delle Florida e in un’oasi naturale

Pubblicato il 4 Giugno 2010 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA

Palline di catrame sono state portate a riva dalle onde sulla spiaggia vicino a Pensacola in Florida. “È una delle cose più orribili che possiamo immaginare”, ha detto il governatore Charles Crist alla Abc.

Squadre di decontaminazione sono state inviate lungo una trentina di chilometri di costa nella Escambia County al confine con l’Alabama e verranno effettuati controlli per accertare se provengono dalla marea nera della Bp.

Ma non finisce qui. La marea nera ha investito in pieno una delle oasi faunistiche della Louisiana e in un solo giorno il numero degli uccelli imbrattati dal catrame è più che raddoppiato.

Sessanta uccelli, tra cui 41 pellicani, l’animale simbolo della Louisiana, sono stati ricoperti dal greggio a causa dei forti venti che hanno spinto i tentacoli della marea nera del Golfo sulle spiagge di Queen Bess Island, nei pressi di Grand Isle.

Il petrolio che ricopre gli animali è così spesso che sembra che i pellicani siano fatti di cioccolato che si scioglie. Gli uccelli sono stati tratti in salvo e trasferiti in un centro specializzato di Fort Jackson per essere decontaminati.

A Fort Jackson sono stati già curati 66 uccelli incatramati e 22 di questi sono tornati a volare. ma una volta ripuliti i pellicani hanno solo dal 50 al 70 per cento per cento delle possibilità di sopravvivere: molti di loro muoiono comunque per via del petrolio che hanno ingerito o a causa dello stress che distrugge il loro sistema immunitario.

Dal giorno dell’esplosione sulla piattaforma della Deepwater Horizon è la prima volta che tanti uccelli vengono toccati contemporaneamente dalla marea.

Le loro immagini hanno fatto oggi il giro dei siti e delle televisioni tra accuse di censura a Bp da parte degli operai addetti alla ripulitura delle spiagge secondo cui il gigante del greggio ha chiesto esplicitamente di non scattare fotografie.

La colonia di Bess Island ha un valore sentimentale per la Louisiana, soprannominata il ‘Pelican State’, perché è una delle aree del Delta dove i pellicani sono stati reintrodotti nel 1968 dopo esser quasi scomparsi dalla regione a causa del pesante uso di insetticidi.

La popolazione dei pellicani si è stabilizzata solo nel 2002 ma adesso il futuro dell’animale simbolo dello stato è di nuovo in pericolo. Secondo stime recenti del U.S. Fish and Wildlife Service oltre 520 uccelli morti sono stati trovati lungo le coste del Golfo del Messico: almeno 38 di questi erano ricoperti di petrolio.