Summit a Rio per salvare il clima, rush finale dal 20 al 22 giugno

Pubblicato il 18 Giugno 2012 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES, 18 GIU – Il summit dell'anno sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janiero entra nel rush finale previsto dal 20 al 22 giugno. Sono oltre 100 i leader attesi, piu' di 190 governi coinvolti e 50mila partecipanti da societa' civile e imprese. Il maxi-evento organizzato dall'Onu nella citta' carioca ospita anche un summit dei cittadini (15-23 giugno) parallelo a quello dei leader di governo.

A vent'anni di distanza dal summit della Terra del 1992, Rio+20 discute di economia verde, governance ambientale e obiettivi globali e misurabili oltre il 2015.

La scommessa de summit e' quella di riuscire ad avvicinare le posizioni fra i paesi industrializzati e paesi emergenti, su sette temi che l'Onu considera ''prioritari'': posti di lavoro ''verdi'', energia, citta' sostenibili, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, acqua, oceani e capacita' di fare fronte a disastri. L'idea e' quella di lanciare il processo che portera' alla definizione dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile del Pianeta, dopo quelli del millennio fissati per il 2015.

A vigilare in futuro sugli impegni presi dai governi dovrebbe essere il programma Onu per l'ambiente (Unep), promosso al rango di agenzia. Sebbene infatti siano tanti gli accordi che si occupano di temi ambientali, l'Unep non ha i mezzi finanziari necessari, ne' un mandato chiaro per eventuali sanzioni. La maxi-conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile si occupa di sette sfide prioritarie.

Ecco il quadro: POSTI DI LAVORO VERDI – Di fronte alla recessione economica e 190 milioni di disoccupati e gli oltre 500 milioni di persone in cerca di un lavoro nei prossimi dieci anni, e' cruciale che i nuovi posti siano ''amici dell'ambiente'', dall'agricoltura all'industria, servizi e amministrazione. ENERGIA – L'Onu rilancia la sua campagna per l'accesso universale all'energia, migliorare l'efficienza energetica e l'uso delle rinnovabili.

CITTA' – Affrontano problemi comuni, come traffico, mancanza di fondi per fornire servizi, mancanza di alloggi adeguati e declino delle infrastrutture. Occorre superarle con un migliore uso delle risorse, riducendo l'inquinamento e la poverta'.

CIBO – E' tempo di ripensare come coltiviamo, condividiamo e consumiamo il cibo, perche' suoli, acqua, oceani, foreste e biodiversita' si stanno degradando rapidamente. E i cambiamenti climatici mettono ancora piu' a rischio le risorse.

ACQUA – Entro il 2050 e' probabile che un abitante del Pianeta su quattro viva in un paese con carenze di oro blu. Gia' milioni di persone, soprattutto bambini, muoiono ogni anno per malattie associate a carenza d'acqua e scarsa igiene. Il problema della siccita' colpisce diversi paesi poveri, aggravando la fame e la malnutrizione. Per questo l'Onu cerca di promuovere l'accesso all'acqua potabile per tutti.

OCEANI – Una gestione intelligente dei mari del Pianeta e' cruciale per un futuro sostenibile: dal loro delicato equilibrio dipendono tanti fattori, dal clima all'ossigeno che respiriamo, in un sistema complesso che rende la terra un posto abitabile per il genere umano.

DISASTRI – Terremoti, inondazioni, siccita', uragani e tsunami possono avere un effetto devastante su popolazione, ambiente ed economie. Di qui l'importanza di saper fare fronte alle catastrofi ed essere capaci di fare le scelte giuste, da come si costruiscono le case a dove far crescere le colture. Pianificazione e prevenzione devon diventare le parole d'ordine a livello globale.