“Ho la sclerosi multipla ma grazie alla cannabis cammino di nuovo”

Pubblicato il 3 Novembre 2011 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

CASARANO (LECCE) – “Sono Lucia, ho 30 anni e la sclerosi multipla. Stavo su una sedia a rotelle, ora grazie alla cannabis posso camminare”. La testimonianza è quella di una ragazza curata nel centro ospedaliero di Casarano, dove da circa due mesi la Regione Puglia sperimenta gratuitamente il trattamento a base di marijuana. Nella lettera la giovane si definisce, “una dei cinque fortunati pazienti” cha hanno avviato il trattamento e descrive i “miglioramenti evidenti ed eclatanti nell’andatura, nei tremori, nei dolori, negli spasmi muscolari, nella rigidità, nell’appetito, nell’umore e nel miglioramento totale della qualità di vita”. Lucia scrive per far conoscere la sua storia e per ringraziare chi si è battuto per garantire e donare ai malati “libertà di cura”.

Questa la lettera:

“Voglio dare la mia testimonianza di paziente affetta da una malattia gravemente invalidante, trentenne, nel pieno della vita… che ha trovato finalmente un sollievo alle sue sofferenze grazie al Centro SM di Casarano e all’enorme lavoro svolto da tutta l’equipe dei dottori Sergio Pasca e Roberto De Masi. Conosco perfettamente l’iter burocratico che bisogna affrontare affinché questo farmaco possa giungere ai pazienti che attendono per mesi e mesi, in preda ai dolori e a sofferenze inimmaginabili. Un percorso esageratamente impervio, sia per i malati che per i medici -scrive Lucia- Sarebbe fantastico informare tutti coloro che potrebbero usufruire di questo farmaco e soprattutto fare in modo che i centri come quello di Casarano abbiano più riflettori puntati addosso in modo da far emergere tutte le ottime attività che vengono svolte quotidianamente in favore dei pazienti affetti da questa e altre serie malattie. Non finirò di ringraziare chi si è impegnato per questa battaglia. Ci hanno donato la “libertà di cura”… e scusate se è poco”.

La delibera della giunta regionale pugliese firmata a febbraio dall’assessore alla salute Tommaso Fiore autorizza l’erogazione dei cannabinoidi a scopo terapeutico a carico del servizio sanitario regionale, uno degli ultimi atti voluti da Nichi Vendola. In realtà il provvedimento si limita a recepire un decreto ministeriale del 2007, ma costituisce uno dei testi più avanzati in tutta Italia sull’utilizzo clinico della cannabis. Come la Puglia solo la fa la stessa cosa Toscana.

Tra le patologie ammesse alla cura e al rimborso ci sono spasticità secondaria a malattie neurologiche, nausea e vomito non sufficientemente controllati indotte da chemioterapia o radioterapia, dolore cronico neuropatico non risponde ai farmaci disponibili. Le regole da rispettare per ottenere la marijuana sono dettagliate: a prescrivere i medicinali devono essere specialisti in neurologia, oncologia e preposti al trattamento della terapia del dolore cronico e acuto dipendenti di strutture sanitarie pubbliche. Per la fase iniziale della somministrazione il paziente deve essere sottoposto a regime di ricovero, day hospital, percorso ambulatoriale o regime di assistenza domiciliare integrata.