Giappone, senza denti aumenta il rischio di demenza senile

Pubblicato il 28 Gennaio 2011 - 06:03 OLTRE 6 MESI FA

Gli anziani rimasti quasi senza denti, e che non utilizzano abitualmente la dentiera, rischiano di soffrire di demenza senile con una probabilita’ maggiore rispetto ai coetanei con almeno 20 denti. E’ la conclusione di uno studio condotto da un’unita’ di ricerca del ministero della Sanita’ nipponico, che ha messo in evidenza un possibile legame tra la masticazione e l’insorgere della malattia. Oggetto di esame sono state 4.425 persone di eta’ superiore ai 65 anni, residenti nella prefettura centrale di Aichi, tenute sotto osservazione per un periodo di quattro anni a partire dal 2003.

Nell’arco dell’esperimento, tra i soggetti che hanno sviluppato sintomi di demenza senile, al punto da necessitare un’assistenza personale, il 2,9% e’ risultato avere almeno 20 denti. Di contro, nel 7,3% dei casi i sintomi si sono sviluppati negli anziani con la dentiera, e nell’11,5% dei casi la malattia e’ stata riscontrata in persone senza quasi denti rimasti e che non utilizzavano la dentiera.

I ricercatori, ponderando i dati in base alla differenza di eta’ e alla presenza di patologie pregresse, sono giunti alla conclusione che il rischio di ammalarsi aumenta di 1,9 volte per le persone in condizioni peggiori rispetto ai coetanei con almeno 20 denti: ”Lo studio segnala che chi ha perso i denti o non mastica piu’ vede aumentare il rischio di demenza – spiega il rapporto ministeriale -. E’ da considerare possibile una relazione diretta tra l’assenza di masticazione e il declino delle capacita’ cognitive del cervello”.