Sanità. Il consumo dei farmaci cresce del 60% in 10 anni. Osmed: “necessario riflettere sull’appropriatezza della prescrizione”

Pubblicato il 8 Luglio 2010 - 17:17| Aggiornato il 10 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Nel 2009, in Italia sono state prescritte 926 ‘dosi’ di farmaci al giorno per mille abitanti, praticamente una dose a testa per ogni italiano, che durante l’anno si e’ portato a casa dalla farmacia 30 confezioni di medicine, per un totale di 1,8 miliardi di scatole vendute.

E’ la fotografia del Rapporto Osmed 2009, l’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanita’ e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), dal quale e’ emerso un boom delle prescrizioni mediche, cresciute del 60% rispetto al 2000.

Un aumento, frutto di un trend di crescita del 5% ogni anno, non giustificato pero’ dall’invecchiamento della popolazione, che potrebbe determinare – afferma il coordinatore del rapporto Roberto Raschetti, dell’Istituto Superiore di Sanita’ – ”al massimo l’1% di crescita annua. Il restante e’ da attribuire all’appropriatezza della prescrizione, su cui e’ necessario riflettere”.

A conti fatti, ogni italiano ha speso 420 euro per comprare farmaci, 10 euro in piu’ rispetto allo scorso anno e contribuendo al totale del mercato farmaceutico nazionale che ha totalizzato 25 miliardi di euro, con la Calabria che ha registrato il valore piu’ alto (275 euro procapite) e la provincia autonoma di Bolzano piu’ virtuosa (149 euro).

I farmaci piu’ utilizzati (5miliardi di euro) sono quelli del sistema cardiovascolare, seguono quelli dei sistema gastrointestinale (12,7%), del sistema nervoso centrale (12,5%) e gli antineoplastici (11,7%). Altissima anche la prescrizione di antibiotici, per i quali l’Italia e’ al primo posto in Europa e anche in questo caso, non c’e’ giustificazione epidemiologica, solo un ”fattore culturale”, secondo Nicola Magrini, del Centro per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sanitaria Azienda Usl di Modena, per il quale ”si associa un raffreddamento o una sospetta infezione all’assunzione di un antibiotico”. Secondo Pietro Folino Gallo, dell’Aifa ”il 50% della popolazione pediatrica ha ricevuto almeno un antibiotico”.

”Un consumo piu’ razionale – prosegue l’esperto dell’Aifa – potrebbe portare ad un risparmio di 300 milioni di euro”, oltre al fatto che ”un uso eccessivo di antibiotici favorisce lo sviluppo di resistenze batteriche”. Il farmaco piu’ prescritto dell’anno e’ stato il ramipril (contro l’ipertensione), seguito dall’acido acetisalicilico (aspirina) usato come antiaggregante piastrinico.

E tra tutti i farmaci prescritti, il 50% e’ di quelli generici o equivalenti, che hanno ormai superato le diffidenze dei cittadini rispetto ai medicinali ‘griffati’. Secondo il rapporto, le donne vanno piu’ spesso in farmacia rispetto agli uomini e acquistano farmaci per il sistema nervoso centrale, in particolare antidepressivi.