Salute: a Bologna il trattamento ipertensione con denervazione renale

BOLOGNA –  Primo trattamento dell’ipertensione arteriosa resistente mediante denervazione simpatica renale condotta per via endovascolare. La procedura e’ stata eseguita al Sant’Orsola- Malpighi di Bologna dall’equipe di Radiologia interventistica dell’UO di Radiologia diretta da Rita Golfieri in collaborazione il Centro di riferimento per l’Ipertensione diretto da Claudio Borghi. La paziente sottoposta alla procedura aveva valori pressori molto elevati: 210/120 mmHg nonostante il trattamento con oltre 7 farmaci. In seguito alla procedura di ablazione, la pressione arteriosa si e’ ridotta in sole 24 ore al valore di 140/100 mmHg ed una ulteriore riduzione e’ attesa per le prossime 2 settimane in associazione con una progressiva sospensione della terapia farmacologica.

La denervazione renale, spiega il Sant’Orsola Malpighi, e’ una nuova procedura mininvasiva in grado di ridurre in modo significativo la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione molto alta e non curabile attraverso i farmaci in cui finora non erano disponibili opzioni terapeutiche alternative. Il trattamento si basa sul legame, documentato da numerosi studi scientifici, tra nervi renali del Sistema nervoso simpatico (SNS) e pressione sanguigna. I segnali provenienti dal SNS e diretti ai reni aiutano a controllare il flusso sanguigno renale, la ritenzione dei sali e l’attivazione del sistema renina-angiotensina, un meccanismo ormonale di regolazione della pressione. A loro volta, i segnali provenienti dai reni e diretti al Sistema nervoso centrale (SNC) attivano meccanismi di regolazione globali, ma possono anche causare una stimolazione eccessiva, che provoca ipertensione arteriosa.

La denervazione renale consiste nel disattivare in modo selettivo parte delle terminazioni nervose che decorrono lungo le pareti esterne delle arterie renali, determinando una duratura riduzione della pressione sanguigna. Il nuovo approccio terapeutico con il sistema di termoablazione Symplicity e’ un semplice intervento mini invasivo endovascolare eseguito in sala angiografica che prevede un cateterismo angiografico delle arterie renali seguito dalla erogazione di energia a radiofrequenza (RF) a bassa potenza che disattiva selettivamente i nervi renali, e di conseguenza riduce la pressione sanguigna, mantenendo la funzionalita’ dell’organo.

La denervazione renale, spiega il Sant’Orsola Malpighi, e’ una nuova procedura mininvasiva in grado di ridurre in modo significativo la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione molto alta e non curabile attraverso i farmaci in cui finora non erano disponibili opzioni terapeutiche alternative. Il trattamento si basa sul legame, documentato da numerosi studi scientifici, tra nervi renali del Sistema nervoso simpatico (SNS) e pressione sanguigna. I segnali provenienti dal SNS e diretti ai reni aiutano a controllare il flusso sanguigno renale, la ritenzione dei sali e l’attivazione del sistema renina-angiotensina, un meccanismo ormonale di regolazione della pressione. A loro volta, i segnali provenienti dai reni e diretti al Sistema nervoso centrale (SNC) attivano meccanismi di regolazione globali, ma possono anche causare una stimolazione eccessiva, che provoca ipertensione arteriosa.

La denervazione renale consiste nel disattivare in modo selettivo parte delle terminazioni nervose che decorrono lungo le pareti esterne delle arterie renali, determinando una duratura riduzione della pressione sanguigna. Il nuovo approccio terapeutico con il sistema di termoablazione Symplicity e’ un semplice intervento mini invasivo endovascolare eseguito in sala angiografica che prevede un cateterismo angiografico delle arterie renali seguito dalla erogazione di energia a radiofrequenza (RF) a bassa potenza che disattiva selettivamente i nervi renali, e di conseguenza riduce la pressione sanguigna, mantenendo la funzionalita’ dell’organo.

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