Bayer offre 62 miliardi di dollari per Monsanto

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Maggio 2016 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Bayer offre 62 miliardi di dollari per Monsanto

Bayer offre 62 miliardi di dollari per Monsanto

NEW YORK – Bayer offre 62 miliardi di dollari per Monsanto. Un’offerta in contanti che, se andrà a buon fine, creerà un gigante della chimica agraria con un portafoglio che va dalle sementi ai pesticidi.

”E’ un’opportunità per gli azionisti di Monsanto”, dice l’amministratore delegato di Bayer, Werner Baumann, sottolineando che l’accordo offre agli investitori ”valore immediato e sicuro”.

La parola è ora al Consiglio di amministrazione della società americana, che dovrà valutarlo e decidere se raccomandare o meno l’operazione. I 122 dollari per azione offerti da Bayer rappresentano un premio del 37% sulla chiusura di Monsanto del 9 maggio. Per Bayer si tratta della maggiore acquisizione della sua storia che, se sarà realizzata, sarà anche la maggiore in contanti mai realizzata, superiore all’acquisizione di InBev da parte di Anheuser-Busch.

La transazione, ammette Bayerm richiederà un aumento di capitale di 14 miliardi di euro e aumenterà in modo ”sostanziale” il livello del debito della società tedesca. Un’ammissione che aumenta le pressioni sui titoli Bayer, con gli investitori già scettici sull’attuale elevato debito. ”Siamo pronti ad affrontare livelli più elevati di debito con la volontà di ridurlo successivamente con un forte cash flow” rassicura Johannes Dietsch, il chief financial office di Bayer.

Il debito della società tedesca è pari a 17,45 miliardi di euro, più del doppio dei 7 miliardi di euro del 2011. L’integrazione di Monsanto sarà più semplice di quella di Schering, mette in evidenza Dietsch, precisando che l’unione offrirà risparmi per 1,5 miliardi di dollari dopo tre anni.

Gli analisti ritengono il prezzo offerto basso e sono convinti che Monsanto cercherà di spuntare una cifra maggiore, anche in seguito alla pressione che l’operazione mette sulla tedesca Basf, l’unica finora esclusa dal risiko della chimica agraria. Negli ultimi mesi, infatti, il settore ha sperimentato un’ondata di consolidamento con le nozze fra Dow Chemical e DuPont e di Syngenta con ChemChina. Monsanto aveva cercato di inserirsi nella corsa alle acquisizioni, tentando senza successo per tre volte l’affondo su Syngenta.